Questo volume in onore di Linda Napolitano raccoglie ventidue saggi dedicati al ruolo delle passioni in Platone. Particolare attenzione è rivolta alle molteplici modalità di governo attuate nei confronti delle emozioni all’interno dei dialoghi platonici. I contributi sono focalizzati su singole passioni o su intrecci di emozioni, in riferimento a singoli dialoghi o a sezioni specifiche del corpus Platonicum. Orizzonte di riferimento è la nozione di “cura” di sé e dell’altro nelle sue molteplici accezioni e la sua funzione nell’esercizio della conoscenza, della virtù e della felicità. I saggi ruotano intorno a tre assi tematici fondamentali: 1. l’instabilità della semantica platonica dell’affettività in relazione alla sua collocabilità fisico-psichica (la psyche, il suo rapporto con il soma e le sue partizioni interne); 2. la messa in questione di una tradizione interpretativa secondo la quale l’approccio alle emozioni in Platone sarebbe di tipo prevalentemente cognitivo, se non rigoristico-repressivo; 3. un’analisi non limitata ad emozioni “positive” (felicità, amore, coraggio etc.), peraltro già oggetto di studi approfonditi, ma estesa anche a passioni pericolose e distruttive (l’ira, l’invidia, l’odio etc.), il cui studio appare ancora marginale negli studi platonici.
Platone e il governo delle passioni. Studi per Linda Napolitano
Stavru, Alessandro
2021-01-01
Abstract
Questo volume in onore di Linda Napolitano raccoglie ventidue saggi dedicati al ruolo delle passioni in Platone. Particolare attenzione è rivolta alle molteplici modalità di governo attuate nei confronti delle emozioni all’interno dei dialoghi platonici. I contributi sono focalizzati su singole passioni o su intrecci di emozioni, in riferimento a singoli dialoghi o a sezioni specifiche del corpus Platonicum. Orizzonte di riferimento è la nozione di “cura” di sé e dell’altro nelle sue molteplici accezioni e la sua funzione nell’esercizio della conoscenza, della virtù e della felicità. I saggi ruotano intorno a tre assi tematici fondamentali: 1. l’instabilità della semantica platonica dell’affettività in relazione alla sua collocabilità fisico-psichica (la psyche, il suo rapporto con il soma e le sue partizioni interne); 2. la messa in questione di una tradizione interpretativa secondo la quale l’approccio alle emozioni in Platone sarebbe di tipo prevalentemente cognitivo, se non rigoristico-repressivo; 3. un’analisi non limitata ad emozioni “positive” (felicità, amore, coraggio etc.), peraltro già oggetto di studi approfonditi, ma estesa anche a passioni pericolose e distruttive (l’ira, l’invidia, l’odio etc.), il cui studio appare ancora marginale negli studi platonici.File | Dimensione | Formato | |
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