Il saggio mette a confronto le sociologie che si autodefiniscono “radicali” e “pure”, perché si impongono una ontologia e una metodologia che osserva le relazioni e le loro catene rifiutando una prospettiva sostanzialista o realista, con le sociologie che attribuiscono alla relazione una realtà sui generis. Banco di prova di una tale riflessione è il modo con cui la sociologia relazionale affronta il tema del coordinamento delle relazioni. Il testo mette presenta gli argomenti dei sociologi che sottolineano l’esigenza di qualificare l’approccio relazionale come una prospettiva di osservazione del sociale che eviti ipoteche sostanzialiste e deterministe, come nel caso delle teorie relazionali processuali di Dépelteau e Fuhse. Al tempo stesso mette in evidenza le conseguenze generate dal tentativo – condotto dai medesimi autori della prospettiva relazionale processuale – di individuare delle forme di coordinamento delle relazioni sociali e delle transazioni sociali. Vengono poi analizzate le teorie del coordinamento delle transazioni elaborate da altri autori come Luhmann, Bourdieu e Donati, nel tentativo di osservare qual è la più adeguata interpretazione del concetto di relazione sociale in grado combinare una prospettiva non determinista con l’interpretazione delle forme di coordinamento delle relazioni sociali.
Non solo catene di transazioni, ma anche forme di legame sociale. Confronto tra diverse prospettive della sociologia relazionale
stanzani
2022-01-01
Abstract
Il saggio mette a confronto le sociologie che si autodefiniscono “radicali” e “pure”, perché si impongono una ontologia e una metodologia che osserva le relazioni e le loro catene rifiutando una prospettiva sostanzialista o realista, con le sociologie che attribuiscono alla relazione una realtà sui generis. Banco di prova di una tale riflessione è il modo con cui la sociologia relazionale affronta il tema del coordinamento delle relazioni. Il testo mette presenta gli argomenti dei sociologi che sottolineano l’esigenza di qualificare l’approccio relazionale come una prospettiva di osservazione del sociale che eviti ipoteche sostanzialiste e deterministe, come nel caso delle teorie relazionali processuali di Dépelteau e Fuhse. Al tempo stesso mette in evidenza le conseguenze generate dal tentativo – condotto dai medesimi autori della prospettiva relazionale processuale – di individuare delle forme di coordinamento delle relazioni sociali e delle transazioni sociali. Vengono poi analizzate le teorie del coordinamento delle transazioni elaborate da altri autori come Luhmann, Bourdieu e Donati, nel tentativo di osservare qual è la più adeguata interpretazione del concetto di relazione sociale in grado combinare una prospettiva non determinista con l’interpretazione delle forme di coordinamento delle relazioni sociali.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.