Industria 4.0 ed economia circolare sono ritenuti i paradigmi in grado di trasformare e innovare il mondo della manifattura, non solo in termini di prodotti e di processi produttivi ma anche di organizzazione e gestione delle supply chain, modelli di business e di consumo, scelte localizzative, oltre a costituire temi di ricerca di grande interesse in molti ambiti disciplinari. Nella realtà della produzione industriale, i due paradigmi sembrano tuttavia procedere su percorsi paralleli, il primo a velocità maggiore rispetto al secondo, senza trovare per il momento una convergenza. Se si escludono alcune categorie ibride come “Circular Industry 4.0” o “Digital Circular Economy”, anche i due ambiti di ricerca sono rimasti fino a ora separati. Questo contributo intende ragionare su una possibile convergenza dei due paradigmi e sulle implicazioni territoriali che ne potrebbero derivare soprattutto riguardo le decisioni localizzative delle imprese. In particolare, ci si chiede se: - la manifattura digitale, ad esempio la manifattura additiva, si possa ritenere “più sostenibile” rispetto alla manifattura tradizionale e rientrare in una logica di produzione circolare; - le tecnologie abilitanti Industria 4.0, come la robotica, i Big Data, l’intelligenza artificiale, possano contribuire a implementare nelle imprese i modelli di produzione circolari; - il connubio tra tecnologie digitali e modelli di produzione circolari potrà ridefinire le strategie localizzative delle imprese e contrastare la tendenza alla deindustrializzazione in atto da diversi decenni nelle regioni a industrializzazione matura. Dopo un’analisi della letteratura scientifica, l’indagine si concentrerà sulla ricerca di evidenze empiriche e casi di buone pratiche, con particolare attenzione alle piccole e medie imprese italiane.
Industria 4.0 ed economia circolare: possibili convergenze e implicazioni territoriali
Paola Savi
2021-01-01
Abstract
Industria 4.0 ed economia circolare sono ritenuti i paradigmi in grado di trasformare e innovare il mondo della manifattura, non solo in termini di prodotti e di processi produttivi ma anche di organizzazione e gestione delle supply chain, modelli di business e di consumo, scelte localizzative, oltre a costituire temi di ricerca di grande interesse in molti ambiti disciplinari. Nella realtà della produzione industriale, i due paradigmi sembrano tuttavia procedere su percorsi paralleli, il primo a velocità maggiore rispetto al secondo, senza trovare per il momento una convergenza. Se si escludono alcune categorie ibride come “Circular Industry 4.0” o “Digital Circular Economy”, anche i due ambiti di ricerca sono rimasti fino a ora separati. Questo contributo intende ragionare su una possibile convergenza dei due paradigmi e sulle implicazioni territoriali che ne potrebbero derivare soprattutto riguardo le decisioni localizzative delle imprese. In particolare, ci si chiede se: - la manifattura digitale, ad esempio la manifattura additiva, si possa ritenere “più sostenibile” rispetto alla manifattura tradizionale e rientrare in una logica di produzione circolare; - le tecnologie abilitanti Industria 4.0, come la robotica, i Big Data, l’intelligenza artificiale, possano contribuire a implementare nelle imprese i modelli di produzione circolari; - il connubio tra tecnologie digitali e modelli di produzione circolari potrà ridefinire le strategie localizzative delle imprese e contrastare la tendenza alla deindustrializzazione in atto da diversi decenni nelle regioni a industrializzazione matura. Dopo un’analisi della letteratura scientifica, l’indagine si concentrerà sulla ricerca di evidenze empiriche e casi di buone pratiche, con particolare attenzione alle piccole e medie imprese italiane.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.