Il saggio propone una lettura del secondo insegnamento del Tuono in The Waste Land di T.S. Eliot, dove Shakespeare e Dante sono portati a dialogare nella giustapposizione delle figure di Coriolano e del conte Ugolino. Ridiscute la pratica intertestuale eliotiana in rapporto alla fenomenologia idealistica di Bradley e ai temi della incomunicabilità e della chiusura del soggetto nell’orizzonte della coscienza, rinvenendo nella sequenza delle citazioni contenute in questo punto una formula poetica che vede Dante offrire una chiave di lettura per l’oscura allusione shakespeariana.
"Eteree voci della sera. Dante, Shakespeare, Eliot."
Bigliazzi
2021-01-01
Abstract
Il saggio propone una lettura del secondo insegnamento del Tuono in The Waste Land di T.S. Eliot, dove Shakespeare e Dante sono portati a dialogare nella giustapposizione delle figure di Coriolano e del conte Ugolino. Ridiscute la pratica intertestuale eliotiana in rapporto alla fenomenologia idealistica di Bradley e ai temi della incomunicabilità e della chiusura del soggetto nell’orizzonte della coscienza, rinvenendo nella sequenza delle citazioni contenute in questo punto una formula poetica che vede Dante offrire una chiave di lettura per l’oscura allusione shakespeariana.File in questo prodotto:
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