Il contributo intende mostrare come, da una iniziale predisposizione per gli scenari desolati e inospitali, filtrata attraverso eterogenee frequentazioni di lettura, Leopardi vada di volta in volta attribuendo al luogo arido e solitario significati sempre nuovi e diversi: scenario privilegiato di riflessione filosofica, metafora dell’esistenza priva del bello e delle illusioni, rappresentazione del nulla. Il deserto è infine meta ultima della geografia del poeta; nei versi della “Ginestra”, il paesaggio siderale alle pendici del Vesuvio, “formidabil monte”, è figura della fragilità dell’uomo e della potenza implacabile della natura.
Giacomo Leopardi e il "deserto del mondo"
Salvade', Anna Maria
2016-01-01
Abstract
Il contributo intende mostrare come, da una iniziale predisposizione per gli scenari desolati e inospitali, filtrata attraverso eterogenee frequentazioni di lettura, Leopardi vada di volta in volta attribuendo al luogo arido e solitario significati sempre nuovi e diversi: scenario privilegiato di riflessione filosofica, metafora dell’esistenza priva del bello e delle illusioni, rappresentazione del nulla. Il deserto è infine meta ultima della geografia del poeta; nei versi della “Ginestra”, il paesaggio siderale alle pendici del Vesuvio, “formidabil monte”, è figura della fragilità dell’uomo e della potenza implacabile della natura.File | Dimensione | Formato | |
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