Nell’estate 1739, Francesco Algarotti ritornava da Pietroburgo, dove aveva fatto parte di una delegazione inglese incaricata di rappresentare il re Giorgio II ai festeggiamenti per le nozze dell’erede designata al trono di Russia. A Rheinsberg conobbe Federico di Hohenzollern, destinato a diventare, di lì a poco, re di Prussia; e subito compose un’epistola in versi, per celebrarne la magnificenza e l’umanità. Attraverso opportuni raffronti tra questa prima redazione rimasta inedita, quella da essa derivata, e un ulteriore componimento encomiastico più tardo, il contributo consente di chiarire i complessi rapporti di amicizia e potere tra il poligrafo veneziano e Federico.
«Astro felice a questa notte scura». Letteratura e potere alla corte di Prussia
Salvade', Anna Maria
2017-01-01
Abstract
Nell’estate 1739, Francesco Algarotti ritornava da Pietroburgo, dove aveva fatto parte di una delegazione inglese incaricata di rappresentare il re Giorgio II ai festeggiamenti per le nozze dell’erede designata al trono di Russia. A Rheinsberg conobbe Federico di Hohenzollern, destinato a diventare, di lì a poco, re di Prussia; e subito compose un’epistola in versi, per celebrarne la magnificenza e l’umanità. Attraverso opportuni raffronti tra questa prima redazione rimasta inedita, quella da essa derivata, e un ulteriore componimento encomiastico più tardo, il contributo consente di chiarire i complessi rapporti di amicizia e potere tra il poligrafo veneziano e Federico.File | Dimensione | Formato | |
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