Questo contributo riconosce un’analogia tra il pensiero di Hegel, in cui lo spirito si comprende come un tornare a sé dalla natura, e l’Epilogo di "Organismo e libertà" di Hans Jonas: per entrambi gli autori l’organismo vivente è il termine medio di una profonda continuità ontologica tra natura e spirito. In quest’ottica il ruolo svolto dalla corporeità e dalla naturalità risulta determinante ed entrambi gli autori si oppongono ad una divisione ipostatizzante e dualistica di anima e corpo. Altrettanto la qualità “speculativa” della lettura filosofica della natura è una delle ragioni per cui Jonas afferma una valenza metafisica non solo del proprio pensiero, ma riconoscibile anche in quello di Hegel. Dal pensiero dei due filosofi emerge comunque anche una differenza qualitativa tra l’organismo e l’agire umano, da un lato, e l’organismo e l’agire animale dall’altro: se la presenza della teleologia può essere riconosciuta fin dalla materia inanimata e se una forma di soggettività e libertà è presente nella capacità di mediazione dell’organismo animale, tuttavia le azioni dell’essere umano si distinguono per la responsabilità che comportano, a partire dal legame tra il pensiero razionale e il significato morale della libertà.
Dalla Natura all'Etica: Jonas e Hegel
Battistoni Giulia;Erle Giorgio
2021-01-01
Abstract
Questo contributo riconosce un’analogia tra il pensiero di Hegel, in cui lo spirito si comprende come un tornare a sé dalla natura, e l’Epilogo di "Organismo e libertà" di Hans Jonas: per entrambi gli autori l’organismo vivente è il termine medio di una profonda continuità ontologica tra natura e spirito. In quest’ottica il ruolo svolto dalla corporeità e dalla naturalità risulta determinante ed entrambi gli autori si oppongono ad una divisione ipostatizzante e dualistica di anima e corpo. Altrettanto la qualità “speculativa” della lettura filosofica della natura è una delle ragioni per cui Jonas afferma una valenza metafisica non solo del proprio pensiero, ma riconoscibile anche in quello di Hegel. Dal pensiero dei due filosofi emerge comunque anche una differenza qualitativa tra l’organismo e l’agire umano, da un lato, e l’organismo e l’agire animale dall’altro: se la presenza della teleologia può essere riconosciuta fin dalla materia inanimata e se una forma di soggettività e libertà è presente nella capacità di mediazione dell’organismo animale, tuttavia le azioni dell’essere umano si distinguono per la responsabilità che comportano, a partire dal legame tra il pensiero razionale e il significato morale della libertà.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.