Il contributo si sofferma sulle rappresentazioni del Vesuvio fornite nella seconda metà del Settecento da Ferdinando Galiani. Capace di coniugare, nella prosa, una componente rigorosamente scientifica e una specifica dimensione letteraria, Galiani gioca su registri eterogenei, proponendo al contempo scrupolosi studi vulcanologici (“Osservazioni sopra il Vesuvio”) e una lettura parodica (“Spaventosissima descrizione dello spaventoso spavento che ci spaventò tutti coll’eruzione del Vesuvio la sera delli otto d’agosto 1779 […]”) orientata a prendere le distanze, sul filo dell’ironia dissacrante, da una folta e incontrollata trattatistica.
Fra satira e scienza: Galiani vulcanologo
Salvade'
2019
Abstract
Il contributo si sofferma sulle rappresentazioni del Vesuvio fornite nella seconda metà del Settecento da Ferdinando Galiani. Capace di coniugare, nella prosa, una componente rigorosamente scientifica e una specifica dimensione letteraria, Galiani gioca su registri eterogenei, proponendo al contempo scrupolosi studi vulcanologici (“Osservazioni sopra il Vesuvio”) e una lettura parodica (“Spaventosissima descrizione dello spaventoso spavento che ci spaventò tutti coll’eruzione del Vesuvio la sera delli otto d’agosto 1779 […]”) orientata a prendere le distanze, sul filo dell’ironia dissacrante, da una folta e incontrollata trattatistica.File | Dimensione | Formato | |
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