Il contributo si sofferma sulla riformulazione della memoria storica da parte dell'autrice esule ungherese in Svizzera romanda. La ricerca, che si inserisce in uno studio dell'opera kristoffiana portato avanti da anni, passa qui dall'opera teatrale a quella narrativa, soffermandosi su elementi (ad esempio l'abbigliamento dei protagonisti) che permettono alla scrittrice di rendere testimonianza del regime totalitario da cui è fuggita nel 1956.
«Et les jours du tyran sont comptés». Agota Kristof e la libertà riacquistata
Riccardo Benedettini
2020-01-01
Abstract
Il contributo si sofferma sulla riformulazione della memoria storica da parte dell'autrice esule ungherese in Svizzera romanda. La ricerca, che si inserisce in uno studio dell'opera kristoffiana portato avanti da anni, passa qui dall'opera teatrale a quella narrativa, soffermandosi su elementi (ad esempio l'abbigliamento dei protagonisti) che permettono alla scrittrice di rendere testimonianza del regime totalitario da cui è fuggita nel 1956.File in questo prodotto:
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