.La torre de Babilonia di Antonio Enríquez Gómez, pubblicata a Ruan nel 1649 da Laurens Maurry, si presenta come un sogno, o meglio, come un insieme di sogni del narratore. L’articolo analizza temi, metafore e stereotipi sul denaro presenti nell’opera di Enríquez Gómez e nella quale è ben presente l’esperienza quotidiana di uno scrittore dedito al commercio e consapevole del suo valore: la funzione che svolge nel mondo è, ad un tempo, ineludibile e disastrosa. Il lavoro si sofferma anche sul ruolo che il denaro/oro ha ne El Criticón de Baltasar Gracián, publicado negli stessi anni, e sottolinea i due diversi orizzonti culturali, quello di un autore considerato criptogiudeo e quello di un gesuita, quello di un cristiano nuevo e quello di un cristiano viejo.

«Dinero no falte, y trampa adelante». Peregrinos en La torre de Babilonia de Enríquez Gómez y en El Criticón de Gracián

Gambin Felice
2020-01-01

Abstract

.La torre de Babilonia di Antonio Enríquez Gómez, pubblicata a Ruan nel 1649 da Laurens Maurry, si presenta come un sogno, o meglio, come un insieme di sogni del narratore. L’articolo analizza temi, metafore e stereotipi sul denaro presenti nell’opera di Enríquez Gómez e nella quale è ben presente l’esperienza quotidiana di uno scrittore dedito al commercio e consapevole del suo valore: la funzione che svolge nel mondo è, ad un tempo, ineludibile e disastrosa. Il lavoro si sofferma anche sul ruolo che il denaro/oro ha ne El Criticón de Baltasar Gracián, publicado negli stessi anni, e sottolinea i due diversi orizzonti culturali, quello di un autore considerato criptogiudeo e quello di un gesuita, quello di un cristiano nuevo e quello di un cristiano viejo.
2020
978-884675835-4
Antonio Enríquez Gómez, Baltasar Gracián, Dinero
La torre de Babilonia de Antonio Enríquez Gómez, publicada en Ruan en 1649 en la imprenta de Laurens Maurry, se presenta como un sueño, o mejor dicho, como un conjunto de sueños del narrador. El artículo analiza temas, metáforas y estereotipos sobre el dinero en la obra de Enríquez Gómez, en la cual vemos injertada la experiencia y la cotidianeidad de un escritor-mercader muy consciente de su valor: la función que juega en mundo es ineludible y desastroso a la vez. El texto se detiene también sobre el papel que el dinero/oro tiene El Criticón de Baltasar Gracián, publicado casi en los mismos años, y subraya los dos diferentes horizontes culturales, el de un autor considerado un criptojudío y el de un jesuita, el de un cristiano nuevo y el de un cristiano viejo.
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/11562/1041799
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