Il contributo, dopo una premessa generale su Leopardi e il ventesimo secolo, fa il quadro di come alcuni dei principali prosatori del primo Novecento hanno letto e recepito l'insegnamento filosofico e stilistico del poeta di Recanati. Particolare attenzione viene dedicata a Malaparte, Gadda, Bontempelli, Savinio, Landolfi, Delfini, Pavese; la trattazione tocca, più rapidamente, anche la letteratura triestina; vengono inoltre messi in rilievo gli interventi sollecitati dalla ricorrenza del primo centenario della morte di Leopardi (1837). Ne esce un panorama assai più variegato, rispetto all'immagine di Leopardi promossa da «La Ronda» agli inizi degli anni Venti.
L’eredità di Leopardi nei prosatori della prima metà del Novecento
Giuseppe Sandrini
2020-01-01
Abstract
Il contributo, dopo una premessa generale su Leopardi e il ventesimo secolo, fa il quadro di come alcuni dei principali prosatori del primo Novecento hanno letto e recepito l'insegnamento filosofico e stilistico del poeta di Recanati. Particolare attenzione viene dedicata a Malaparte, Gadda, Bontempelli, Savinio, Landolfi, Delfini, Pavese; la trattazione tocca, più rapidamente, anche la letteratura triestina; vengono inoltre messi in rilievo gli interventi sollecitati dalla ricorrenza del primo centenario della morte di Leopardi (1837). Ne esce un panorama assai più variegato, rispetto all'immagine di Leopardi promossa da «La Ronda» agli inizi degli anni Venti.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.