Dopo chirurgia funzionale orizzontale della laringe la porzione residua dell’organo, pur nella sua semplificazione anatomica, conserva nella maggior parte dei casi le tre funzioni caratteristiche (sfinterica, respiratoria, fonatoria)1 ; ciò consente la ricostruzione dell’incrocio (carrefour) delle vie aero-digestive con il ripristino della sua fisiologia. Ciò accade perché i pazienti sviluppano alcuni meccanismi compensatori di tipo sfinterico che sono il presupposto per la protezione delle vie aeree durante la deglutizione e per la produzione vocale. Questo sfintere cosiddetto “neoglottico” è composto dalle parti anatomiche preservate nel corso dell’intervento funzionale che variano in rapporto al tipo di laringectomia. Esso è caratterizzato nelle laringectomie sopracricoidee e sopratracheali dall’opposizione funzionale fra le strutture anteriori costituite dall’epiglottide o dalla base della lingua e posteriormente da una od entrambe le aritenoidi che debbono in virtù della loro motilità realizzare un movimento combinato di avanzamento e di flessione che viene anche definito “saluto aritenoideo”. L’efficace affrontamento ariteno-epiglottico o ariteno-linguale è il presupposto da un lato di una buona protezione delle vie aeree e dall’altro di una produzione vocale di intensità adeguata. Nelle LOS la struttura residua, costituita dal piano glottico (corde vocali ed aritenoidi), consente un’attività sfinterica più efficace e soprattutto una produzione vocale con gli stessi meccanismi fisiologici della laringe normale; ciò che cambia è semplicemente l’accorciamento del tratto vocale sovra-glottico. Nel caso però di immobilità di una emilaringe (anchilosi o paralisi) o di intervento allargato ad una aritenoide e/o ad una corda vocale l’insufficienza neoglottica può essere più rilevante. L’integrità anatomo-funzionale della neoglottide non è l’unico presupposto per un adeguato meccanismo di protezione delle vie aeree perché è necessaria un contemporanea integrità della via sensitiva che consenta l’innesco immediato durante la fase faringea del riflesso laringeo adduttorio.2 Accanto ai compensi tipici fra aritenoide/i ed epiglottide o base linguale in alcuni casi non frequenti, si possono realizzarsi anche dei meccanismi di compenso definiti “atipici”; ciò si verifica più frequentemente nelle crico-ioido-epiglotto-pessie per la diversa conformazione o posizione che può assumere l’epiglottide3 .

La valutazione del paziente con insufficienza neoglottica

Molteni G
2011-01-01

Abstract

Dopo chirurgia funzionale orizzontale della laringe la porzione residua dell’organo, pur nella sua semplificazione anatomica, conserva nella maggior parte dei casi le tre funzioni caratteristiche (sfinterica, respiratoria, fonatoria)1 ; ciò consente la ricostruzione dell’incrocio (carrefour) delle vie aero-digestive con il ripristino della sua fisiologia. Ciò accade perché i pazienti sviluppano alcuni meccanismi compensatori di tipo sfinterico che sono il presupposto per la protezione delle vie aeree durante la deglutizione e per la produzione vocale. Questo sfintere cosiddetto “neoglottico” è composto dalle parti anatomiche preservate nel corso dell’intervento funzionale che variano in rapporto al tipo di laringectomia. Esso è caratterizzato nelle laringectomie sopracricoidee e sopratracheali dall’opposizione funzionale fra le strutture anteriori costituite dall’epiglottide o dalla base della lingua e posteriormente da una od entrambe le aritenoidi che debbono in virtù della loro motilità realizzare un movimento combinato di avanzamento e di flessione che viene anche definito “saluto aritenoideo”. L’efficace affrontamento ariteno-epiglottico o ariteno-linguale è il presupposto da un lato di una buona protezione delle vie aeree e dall’altro di una produzione vocale di intensità adeguata. Nelle LOS la struttura residua, costituita dal piano glottico (corde vocali ed aritenoidi), consente un’attività sfinterica più efficace e soprattutto una produzione vocale con gli stessi meccanismi fisiologici della laringe normale; ciò che cambia è semplicemente l’accorciamento del tratto vocale sovra-glottico. Nel caso però di immobilità di una emilaringe (anchilosi o paralisi) o di intervento allargato ad una aritenoide e/o ad una corda vocale l’insufficienza neoglottica può essere più rilevante. L’integrità anatomo-funzionale della neoglottide non è l’unico presupposto per un adeguato meccanismo di protezione delle vie aeree perché è necessaria un contemporanea integrità della via sensitiva che consenta l’innesco immediato durante la fase faringea del riflesso laringeo adduttorio.2 Accanto ai compensi tipici fra aritenoide/i ed epiglottide o base linguale in alcuni casi non frequenti, si possono realizzarsi anche dei meccanismi di compenso definiti “atipici”; ciò si verifica più frequentemente nelle crico-ioido-epiglotto-pessie per la diversa conformazione o posizione che può assumere l’epiglottide3 .
2011
Laringoplastiche iniettive, insufficienza neoglottica
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/11562/1035904
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