Il contributo - che prosegue la nostra ricerca sulla corte di Margherita di Francia, duchessa di Savoia, che confluirà nel volume Princesse des frontières (Ginevra, Droz) muove dal viaggio di Margherita verso Nizza (Iter Nicaeum) accompagnata, tra gli altri, da Bartolomeo del Bene e Michel de L’Hospital, suo cancelliere dal 1550 e curatore anche di Anna d’Este, figlia di Renata di Francia e di Ercole II, duca di Ferrara. Lo studio dei rapporti franco-italiani è qui analizzato nell’ottica di Michel de L’Hospital e della sua carriera all’ombra di Margherita. Il contributo si sofferma sulle “Epistres” che il poeta-magistrato invia a Margherita, distinguendo in questo rapporto epistolare tra vero (le lettere) e fictif (i “Carmina”). Lo studio delle epistole conferma il rapporto di amicizia, di vera comunione spirituale, tra L’Hospital e la duchessa, un legame che sembra vincere il tempo e la distanza. Lo studio dei “Carmina”, in particolare, offre i più bei ritratti di Margherita, portraits nei quali fanno eco le comuni letture, i sentimenti condivisi ma anche una comunanza di ideali religiosi e politici, che sottende una comune intesa sulla gestione del potere. Anche lo studio del “Testamentum” (datato 13 marzo 1573) permette di riconoscere quell’evangelismo civile che ha orientato le azioni e l’esistenza della duchessa e del suo cancelliere.
Affectus plena : Michel de l’Hospital, “celuy que j’ayme, honore et estime comme mon pere et milieur ami”
Rosanna Gorris Camos
2020-01-01
Abstract
Il contributo - che prosegue la nostra ricerca sulla corte di Margherita di Francia, duchessa di Savoia, che confluirà nel volume Princesse des frontières (Ginevra, Droz) muove dal viaggio di Margherita verso Nizza (Iter Nicaeum) accompagnata, tra gli altri, da Bartolomeo del Bene e Michel de L’Hospital, suo cancelliere dal 1550 e curatore anche di Anna d’Este, figlia di Renata di Francia e di Ercole II, duca di Ferrara. Lo studio dei rapporti franco-italiani è qui analizzato nell’ottica di Michel de L’Hospital e della sua carriera all’ombra di Margherita. Il contributo si sofferma sulle “Epistres” che il poeta-magistrato invia a Margherita, distinguendo in questo rapporto epistolare tra vero (le lettere) e fictif (i “Carmina”). Lo studio delle epistole conferma il rapporto di amicizia, di vera comunione spirituale, tra L’Hospital e la duchessa, un legame che sembra vincere il tempo e la distanza. Lo studio dei “Carmina”, in particolare, offre i più bei ritratti di Margherita, portraits nei quali fanno eco le comuni letture, i sentimenti condivisi ma anche una comunanza di ideali religiosi e politici, che sottende una comune intesa sulla gestione del potere. Anche lo studio del “Testamentum” (datato 13 marzo 1573) permette di riconoscere quell’evangelismo civile che ha orientato le azioni e l’esistenza della duchessa e del suo cancelliere.File | Dimensione | Formato | |
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