A partire dall’esperienza dei lavoratori migranti vittime di sfruttamento lavorativo, le loro percezioni sulle cause del fenomeno e le loro aspettative, il presente contributo ricostruisce il quadro dei profili di violazione delle tutele lavoro alle quali questi lavoratori sono soggetti. L’obiettivo è riflettere criticamente sulle risposte istituzionali messe in atto e immaginare alla luce dell’approccio della legal mobilisation – un termine che descrive i processi attraverso i quali gli attori, individuali o collettivi, usano il diritto come strumento per promuovere le loro rivendicazioni nei confronti di altri individui o della società – diverse e più efficaci strategie legali di intervento.
Tutelare il lavoro dei migranti in agricoltura come "pratica di diritto ribelle"
Protopapa Venera
2020-01-01
Abstract
A partire dall’esperienza dei lavoratori migranti vittime di sfruttamento lavorativo, le loro percezioni sulle cause del fenomeno e le loro aspettative, il presente contributo ricostruisce il quadro dei profili di violazione delle tutele lavoro alle quali questi lavoratori sono soggetti. L’obiettivo è riflettere criticamente sulle risposte istituzionali messe in atto e immaginare alla luce dell’approccio della legal mobilisation – un termine che descrive i processi attraverso i quali gli attori, individuali o collettivi, usano il diritto come strumento per promuovere le loro rivendicazioni nei confronti di altri individui o della società – diverse e più efficaci strategie legali di intervento.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.