Il volume delinea una riflessione sul fatto che in ogni società aperta emergono spontaneamente forme di proprietà condivisa e in questo senso "comuni", le quali non sono una negazione della proprietà, ma anzi ne rappresentano una possibilità fondamentale. La forma relazionale e associativa dei rapporti di mercato fa sì che gli uomini diano vita a forme istituzionali plurali. Nello sviluppo di questa ricerca, dunque, i beni comuni non sono visti come un'alternativa alla proprietà, bensì come una forma specifica della proprietà stessa e un'istituzione che, se lasciata crescere, è in grado di erodere spazio alla sovranità forgiata dall'assolutismo monarchico, ridimensionando quel potere coercitivo che lo Stato continua a esercitare sugli individui e sulle comunità.
Beni comuni, diritti individuali e ordine evolutivo
Lottieri Carlo
2020-01-01
Abstract
Il volume delinea una riflessione sul fatto che in ogni società aperta emergono spontaneamente forme di proprietà condivisa e in questo senso "comuni", le quali non sono una negazione della proprietà, ma anzi ne rappresentano una possibilità fondamentale. La forma relazionale e associativa dei rapporti di mercato fa sì che gli uomini diano vita a forme istituzionali plurali. Nello sviluppo di questa ricerca, dunque, i beni comuni non sono visti come un'alternativa alla proprietà, bensì come una forma specifica della proprietà stessa e un'istituzione che, se lasciata crescere, è in grado di erodere spazio alla sovranità forgiata dall'assolutismo monarchico, ridimensionando quel potere coercitivo che lo Stato continua a esercitare sugli individui e sulle comunità.File | Dimensione | Formato | |
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