Tanto nel pensiero di Hegel quanto in quello di Jonas è possibile trovare l’indicazione di una presenza dello spirito, sia pur “dormiente”, già in ambito naturale: pur tenendo conto delle differenze presenti nelle visioni dei due Autori, si può osservare che è proprio nella natura che emerge inizialmente la capacità relazionale, in particolare dell’organismo animale, di mantenere se stesso passando attraverso il cambiamento e lo sforzo che l’agire comporta. La capacità di ricondurre ad unità soggettiva la molteplicità, per esempio attraverso le funzioni metaboliche, manifesta un primo apparire della libertà, perlomeno come espressione del "telos" che riunisce i processi meccanici e chimici: la teleologia sa dunque esprimersi già nelle forme preconsce dell’attività dell’organismo vivente, alle quali tuttavia manca ancora l’espressione pienamente spirituale del soggetto, secondo volontà e libero arbitrio. A partire da un approfondimento del significato che l’agire ha già in ambito naturale, il confronto tra alcune pagine di "Organismo e libertà" e "Il principio responsabilità" e ancora "Materia, spirito e creazione" di Jonas, da un lato, e la Filosofia della natura di Hegel, dall’altro, consente di fare luce sulla possibilità di riconoscere la "immanente trascendenza" dello spirito, secondo l’espressione di Jonas, e altrettanto l’indicazione di un passaggio dalla filosofia della natura alla filosofia dello spirito, secondo il percorso dell’Enciclopedia di Hegel.

L’inizio della libertà del soggetto e l’organismo: riflessioni a partire dalle filosofie della natura di Hans Jonas e di Hegel

Erle Giorgio
2020-01-01

Abstract

Tanto nel pensiero di Hegel quanto in quello di Jonas è possibile trovare l’indicazione di una presenza dello spirito, sia pur “dormiente”, già in ambito naturale: pur tenendo conto delle differenze presenti nelle visioni dei due Autori, si può osservare che è proprio nella natura che emerge inizialmente la capacità relazionale, in particolare dell’organismo animale, di mantenere se stesso passando attraverso il cambiamento e lo sforzo che l’agire comporta. La capacità di ricondurre ad unità soggettiva la molteplicità, per esempio attraverso le funzioni metaboliche, manifesta un primo apparire della libertà, perlomeno come espressione del "telos" che riunisce i processi meccanici e chimici: la teleologia sa dunque esprimersi già nelle forme preconsce dell’attività dell’organismo vivente, alle quali tuttavia manca ancora l’espressione pienamente spirituale del soggetto, secondo volontà e libero arbitrio. A partire da un approfondimento del significato che l’agire ha già in ambito naturale, il confronto tra alcune pagine di "Organismo e libertà" e "Il principio responsabilità" e ancora "Materia, spirito e creazione" di Jonas, da un lato, e la Filosofia della natura di Hegel, dall’altro, consente di fare luce sulla possibilità di riconoscere la "immanente trascendenza" dello spirito, secondo l’espressione di Jonas, e altrettanto l’indicazione di un passaggio dalla filosofia della natura alla filosofia dello spirito, secondo il percorso dell’Enciclopedia di Hegel.
2020
9788835102557
Hans Jonas
G.W.F. Hegel
soggetto
agire
filosofia della natura
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/11562/1019458
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