Il testo illustra i risultati di una ricerca condotta su un campione di 246 assistenti sociali operanti nell’ambito dei servizi sociali comunali. La ricerca indaga sia sulle caratteristiche della formazione di base e continua svolta dagli assistenti sociali che sulla percezione soggettiva che questi operatori hanno espresso relativamente alla numerosità e risolvibilità dei problemi presenti nella loro utenza. I dati della ricerca contenuti nel testo permettono, quindi, di capire se la formazione degli assistenti sociali venga giudicata adeguata per far fronte ad un insieme di problematiche che spesso sono ad elevato contenuto di problematicità come, ad es: la tutela minorile; la violenza familiare; il lavoro con gli immigrati e le altre minoranze etniche; la gestione delle condizioni di povertà economica; gli interventi a favore delle persone anziane o non autosufficienti; gli interventi a favore delle persone con problemi di alcolismo, tossicodipendenza e ludopatia. Inoltre, attraverso una elaborazione statistica, si è potuto indagare sul rapporto esistente tra formazione professionale nel Servizio Sociale e i livelli di percezione che gli assistenti sociali hanno relativamente alla presenza e possibilità di risoluzione dei problemi nella loro utenza. Un elemento particolarmente interessante della ricerca presentata nel testo è che i dati ottenuti dalle interviste con i questionari sono stati, in una seconda fase dell’indagine, presentati e discussi con più di 70 assistenti sociali in 6 focus group. La sintesi di queste discussioni, riportata nella seconda parte del libro, ha permesso di “dare parola” alla comunità del Servizio Sociale delineando i contorni di una cultura professionale che si è dimostrata ricca di capacità di elaborazione e di spunti critici.
Il Welfare in Comune. Una ricerca sul servizio sociale territoriale
Sergio Cecchi
2019-01-01
Abstract
Il testo illustra i risultati di una ricerca condotta su un campione di 246 assistenti sociali operanti nell’ambito dei servizi sociali comunali. La ricerca indaga sia sulle caratteristiche della formazione di base e continua svolta dagli assistenti sociali che sulla percezione soggettiva che questi operatori hanno espresso relativamente alla numerosità e risolvibilità dei problemi presenti nella loro utenza. I dati della ricerca contenuti nel testo permettono, quindi, di capire se la formazione degli assistenti sociali venga giudicata adeguata per far fronte ad un insieme di problematiche che spesso sono ad elevato contenuto di problematicità come, ad es: la tutela minorile; la violenza familiare; il lavoro con gli immigrati e le altre minoranze etniche; la gestione delle condizioni di povertà economica; gli interventi a favore delle persone anziane o non autosufficienti; gli interventi a favore delle persone con problemi di alcolismo, tossicodipendenza e ludopatia. Inoltre, attraverso una elaborazione statistica, si è potuto indagare sul rapporto esistente tra formazione professionale nel Servizio Sociale e i livelli di percezione che gli assistenti sociali hanno relativamente alla presenza e possibilità di risoluzione dei problemi nella loro utenza. Un elemento particolarmente interessante della ricerca presentata nel testo è che i dati ottenuti dalle interviste con i questionari sono stati, in una seconda fase dell’indagine, presentati e discussi con più di 70 assistenti sociali in 6 focus group. La sintesi di queste discussioni, riportata nella seconda parte del libro, ha permesso di “dare parola” alla comunità del Servizio Sociale delineando i contorni di una cultura professionale che si è dimostrata ricca di capacità di elaborazione e di spunti critici.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.