Negli ultimi anni della sua breve vita, Antonia Pozzi (1912-1938), la cui fama postuma è dovuta alla raccolta poetica Parole, si dedica con impegno crescente alla fotografia. Testimonianza di questa attività è la serie di circa trecento stampe donate a Dino Formaggio, come lei allievo di Antonio Banfi all’Università di Milano e futuro studioso e docente di Estetica. Le immagini sono accompagnate da didascalie e si possono leggere in parallelo ai testi poetici ed epistolari di Antonia Pozzi, ai quali sono spesso legate dalla comunanza di data, di occasione e di tema. L’intervento mette in luce, attraverso un’analisi comparata delle fotografie e degli scritti del 1937-1938, il nuovo ruolo che Antonia Pozzi assegna alle immagini. Al centro della rifessione, in particolare, il rapporto con gli elementi della natura e del paesaggio.
Poesia e fotografia negli anni Trenta: il caso di Antonia Pozzi
Giuseppe Sandrini
2019-01-01
Abstract
Negli ultimi anni della sua breve vita, Antonia Pozzi (1912-1938), la cui fama postuma è dovuta alla raccolta poetica Parole, si dedica con impegno crescente alla fotografia. Testimonianza di questa attività è la serie di circa trecento stampe donate a Dino Formaggio, come lei allievo di Antonio Banfi all’Università di Milano e futuro studioso e docente di Estetica. Le immagini sono accompagnate da didascalie e si possono leggere in parallelo ai testi poetici ed epistolari di Antonia Pozzi, ai quali sono spesso legate dalla comunanza di data, di occasione e di tema. L’intervento mette in luce, attraverso un’analisi comparata delle fotografie e degli scritti del 1937-1938, il nuovo ruolo che Antonia Pozzi assegna alle immagini. Al centro della rifessione, in particolare, il rapporto con gli elementi della natura e del paesaggio.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.