Sulle scene di Cavacchioli si intrecciano l’estrema astrazione filosofico-concettuale dell’eroe con la somma concretezza del coro, composto da impietosi personaggi-oggetto. Se le vicende procedono secondo una tesi che vuole generare turbamento, l’aritmetica plausibilità del reale è confusa da marionette, fantocci e maschere, per generare un’incongruenza che porti all’assoluto smarrimento. L'articolo si propone di mettere in luce come nell’Uccello del paradiso la figura del raisonneur, un narratore straniato, mascheri quella dell’autore-regista, che spinge i personaggi verso il proprio destino.

I personaggi-marionette nell’Uccello del paradiso di Enrico Cavacchioli

S. BRUNETTI
2019-01-01

Abstract

Sulle scene di Cavacchioli si intrecciano l’estrema astrazione filosofico-concettuale dell’eroe con la somma concretezza del coro, composto da impietosi personaggi-oggetto. Se le vicende procedono secondo una tesi che vuole generare turbamento, l’aritmetica plausibilità del reale è confusa da marionette, fantocci e maschere, per generare un’incongruenza che porti all’assoluto smarrimento. L'articolo si propone di mettere in luce come nell’Uccello del paradiso la figura del raisonneur, un narratore straniato, mascheri quella dell’autore-regista, che spinge i personaggi verso il proprio destino.
2019
978-88-31978-82-8
ruoli, marionette, regia, Cavacchioli
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/11562/1006708
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