Con l'intento di esplorare il senso e il significato del termine, l'autrice si chiede come può l'esperienza fenomenologia illuminare la complessa e problematica pratica educativa, in direzione di un pensare e di un esistere essenzialmente fenomenologici, e quale educazione sia necessaria per costruire la propria identità attraverso l'imparare a pensare e a dire il pensiero. Viene così posto l'orizzonte di un pensare strettamente interdipendente al comunicare e allo scrivere, sia in senso intrasoggettivo, sia in senso interrogativo. La ricchezza, la profondità e l'importanza del pensare si riflettono nelle dimensioni etico-politico-pedagogiche, in quanto ciò significa essere presenti dove ci è chiesto di esserlo, saper prendere posizione, compiere delle scelte e quindi assumersi delle responsabilità esistenziali.
Pensare
Camerella
2006-01-01
Abstract
Con l'intento di esplorare il senso e il significato del termine, l'autrice si chiede come può l'esperienza fenomenologia illuminare la complessa e problematica pratica educativa, in direzione di un pensare e di un esistere essenzialmente fenomenologici, e quale educazione sia necessaria per costruire la propria identità attraverso l'imparare a pensare e a dire il pensiero. Viene così posto l'orizzonte di un pensare strettamente interdipendente al comunicare e allo scrivere, sia in senso intrasoggettivo, sia in senso interrogativo. La ricchezza, la profondità e l'importanza del pensare si riflettono nelle dimensioni etico-politico-pedagogiche, in quanto ciò significa essere presenti dove ci è chiesto di esserlo, saper prendere posizione, compiere delle scelte e quindi assumersi delle responsabilità esistenziali.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.