È importante frequentare le questioni di significato o considerevoli per la vita: solo dedicando tempo del proprio vivere pensando a questioni senza risposte certe (che cosa sono la felicità, la giustizia, il bene, la vita e il suo senso), l'essere umano può costruire un orizzonte di senso per la sua esistenza. Il problema è quello di dimenticarsi di coltivare queste domande ed il rischio è quello di vivere una vita inautentica. Una vita in cui la persona è un tecnico che applica idee decise da altri anziché un soggetto competente che ragiona a partire da sé, pensando in prima persona, cercando di smobilitare le idee cristallizzate. Pensare è riflettere su ciò che si fa, è pensare sull'agire, con uno sguardo tra passato e futuro. Si tratta di pensare contestualmente le cose non in modo strumentale. La seguente ricerca ha per oggetto esperienze di educazione al pensare che vengono da me organizzate e poi fatte oggetto di una ricerca di tipo qualitativo; in particolare approfondisce i modi in cui i soggetti – ragazzi di scuole medie superiori – esercitano il pensare discutendo tra loro su temi riguardanti la bioetica, argomento di grande attualità e accese discussioni. Ho ritenuto significativo esplorare i diversi stili cognitivi e gli ambienti che favoriscono o ostacolano la facoltà del pensare, che significa allo stesso tempo capacità di esprimere giudizi, prendere parola e posizione, con coraggio, coerenza e responsabilità.

Educare a pensare a questioni di bioetica

Camerella
2017-01-01

Abstract

È importante frequentare le questioni di significato o considerevoli per la vita: solo dedicando tempo del proprio vivere pensando a questioni senza risposte certe (che cosa sono la felicità, la giustizia, il bene, la vita e il suo senso), l'essere umano può costruire un orizzonte di senso per la sua esistenza. Il problema è quello di dimenticarsi di coltivare queste domande ed il rischio è quello di vivere una vita inautentica. Una vita in cui la persona è un tecnico che applica idee decise da altri anziché un soggetto competente che ragiona a partire da sé, pensando in prima persona, cercando di smobilitare le idee cristallizzate. Pensare è riflettere su ciò che si fa, è pensare sull'agire, con uno sguardo tra passato e futuro. Si tratta di pensare contestualmente le cose non in modo strumentale. La seguente ricerca ha per oggetto esperienze di educazione al pensare che vengono da me organizzate e poi fatte oggetto di una ricerca di tipo qualitativo; in particolare approfondisce i modi in cui i soggetti – ragazzi di scuole medie superiori – esercitano il pensare discutendo tra loro su temi riguardanti la bioetica, argomento di grande attualità e accese discussioni. Ho ritenuto significativo esplorare i diversi stili cognitivi e gli ambienti che favoriscono o ostacolano la facoltà del pensare, che significa allo stesso tempo capacità di esprimere giudizi, prendere parola e posizione, con coraggio, coerenza e responsabilità.
2017
978-88-6464-434-9
Bioethics Education Ethics
Bioetica Educazione Etica
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/11562/1003492
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