La trasformazione e il mutamento sociale danno forma a un insieme di pratiche nuove e di nuovi modi di percepire ed intendere l’immagine di sé, degli altri, la dimensione spazio-temporale e le relazioni. Questi cambiamenti costringono il soggetto a nuove attribuzioni di senso, a nuove interpretazioni, che formano un sapere tacito e che si innalzano e si trasformano su uno sfondo d’intelligibilità, in un ambiente “inten-zionale” che è, come sostiene Taylor (2005), sociale, artificiale e con-venzionale. Il soggetto fa esperienza di questa realtà, attraverso la qua-le costruisce il proprio senso non teoreticamente articolato, ma formato da numerosi e complessi processi circolari di azione e di attribuzione di senso alle pratiche, di comprensione del suo significato comune (Tay-lor, 2005). È questo il quadro concettuale all’interno del quale si è sviluppato l’intero lavoro di ricerca qui presentato, e, per quanto riguarda chi scri-ve, la riflessione in merito alla percezione, alla visione e all’immaginario che ruota intorno alla rappresentazione del corpo, in seguito allo sviluppo delle diverse tecniche di procreazione medical-mente assistita (siano queste propriamente riferite alla PMA e/o alla maternità surrogata) (Viviani, 2017). In particolar modo, nel corso di questa riflessione, l’intento è cogliere se, e come, è cambiato il modo del soggetto di immaginare e percepire il corpo in relazione al processo riproduttivo (Di Nicola, 2017).

Procreazione medicalmente assistita e surrogacy: tra capitalizzazione e controllo del corpo

Viviani Debora
2018-01-01

Abstract

La trasformazione e il mutamento sociale danno forma a un insieme di pratiche nuove e di nuovi modi di percepire ed intendere l’immagine di sé, degli altri, la dimensione spazio-temporale e le relazioni. Questi cambiamenti costringono il soggetto a nuove attribuzioni di senso, a nuove interpretazioni, che formano un sapere tacito e che si innalzano e si trasformano su uno sfondo d’intelligibilità, in un ambiente “inten-zionale” che è, come sostiene Taylor (2005), sociale, artificiale e con-venzionale. Il soggetto fa esperienza di questa realtà, attraverso la qua-le costruisce il proprio senso non teoreticamente articolato, ma formato da numerosi e complessi processi circolari di azione e di attribuzione di senso alle pratiche, di comprensione del suo significato comune (Tay-lor, 2005). È questo il quadro concettuale all’interno del quale si è sviluppato l’intero lavoro di ricerca qui presentato, e, per quanto riguarda chi scri-ve, la riflessione in merito alla percezione, alla visione e all’immaginario che ruota intorno alla rappresentazione del corpo, in seguito allo sviluppo delle diverse tecniche di procreazione medical-mente assistita (siano queste propriamente riferite alla PMA e/o alla maternità surrogata) (Viviani, 2017). In particolar modo, nel corso di questa riflessione, l’intento è cogliere se, e come, è cambiato il modo del soggetto di immaginare e percepire il corpo in relazione al processo riproduttivo (Di Nicola, 2017).
2018
procreazione medicalmente assistita
surrogacy
corpo
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/11562/1001891
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