Questo lavoro intende aprire una prospettiva di lettura rispetto a un particolare tipo di ‘cattivo’ cinematografico, quello di origine messicana. Più specificamente, l’obiettivo è capire come questo personaggio venga usato come strumento diegetico nel testo originale e soprattutto come venga importato in Italia con il doppiaggio. Innanzitutto sarà necessario studiare più da vicino i due stereotipi etnici, per capirne l’origine e le caratteristiche specifiche. Essi verranno poi osservati ‘in azione,’ attraverso due film scelti in virtù della loro distanza cronologica e delle somiglianze a livello di trama e di presentazione e uso degli stereotipi: I magnifici sette (The Magnificent Seven, 1960) ed End of Watch – Tolleranza zero (End of Watch, 2013). Dopo una analisi degli elementi cinematografici non linguistici che compongono lo stereotipo, specifica attenzione sarà dedicata all’aspetto linguistico, l’unico a dover essere ‘riscritto’ in fase di traduzione per il doppiaggio. Attraverso una lettura comparativa delle versioni originali e di quelle tradotte, sarà possibile dedurre le tattiche traduttive adottate a livello microprocedurale. Sommati ai fattori più contestuali che influiscono sulla traduzione per il doppiaggio, sarà possibile inferire che una più ampia strategia a livello macroprocedurale possa aver guidato i traduttori dei due film a distanza di oltre cinquant’anni. Sarà infine possibile suggerire una potenziale lettura diacronica dell’evoluzione dello stereotipo tanto nei testi originali quanto in quelli tradotti.

Bandidos e gangster Chicanos: evoluzione di uno stereotipo linguistico nel cinema americano e nel doppiaggio italiano

Dora Renna
2018-01-01

Abstract

Questo lavoro intende aprire una prospettiva di lettura rispetto a un particolare tipo di ‘cattivo’ cinematografico, quello di origine messicana. Più specificamente, l’obiettivo è capire come questo personaggio venga usato come strumento diegetico nel testo originale e soprattutto come venga importato in Italia con il doppiaggio. Innanzitutto sarà necessario studiare più da vicino i due stereotipi etnici, per capirne l’origine e le caratteristiche specifiche. Essi verranno poi osservati ‘in azione,’ attraverso due film scelti in virtù della loro distanza cronologica e delle somiglianze a livello di trama e di presentazione e uso degli stereotipi: I magnifici sette (The Magnificent Seven, 1960) ed End of Watch – Tolleranza zero (End of Watch, 2013). Dopo una analisi degli elementi cinematografici non linguistici che compongono lo stereotipo, specifica attenzione sarà dedicata all’aspetto linguistico, l’unico a dover essere ‘riscritto’ in fase di traduzione per il doppiaggio. Attraverso una lettura comparativa delle versioni originali e di quelle tradotte, sarà possibile dedurre le tattiche traduttive adottate a livello microprocedurale. Sommati ai fattori più contestuali che influiscono sulla traduzione per il doppiaggio, sarà possibile inferire che una più ampia strategia a livello macroprocedurale possa aver guidato i traduttori dei due film a distanza di oltre cinquant’anni. Sarà infine possibile suggerire una potenziale lettura diacronica dell’evoluzione dello stereotipo tanto nei testi originali quanto in quelli tradotti.
2018
traduzione, Chicano, Messico, Stati Uniti, personaggi, stereotipi
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/11562/1000277
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