Inroduzione: In letteratura, l'evidenza che le abilità lessicali nei primi anni di vita dei bambini bilingui sono inferiori a quelle dei bambini monolingui, se vengono rilevate separatamente per ciascuna lingua (Hoff et al., 2012) è ancora dibattuta (De Houwer, Bornstein, & Putnick, 2014). Inoltre, risultati recenti suggeriscono che la vicinanza linguistica tra L1 e L2 predice le abilità lessicali dei bilingui (Floccia et al., 2018). Al riguardo, sono scarsi gli studi sul lessico nei primi anni di vita dei bilingui con italiano come L2. Il nostro studio ha esaminato il vocabolario in produzione in L1 e L2 di due gruppi di bambini bilingui (L1=rumeno, gruppo RUM; L1=pidgin English, gruppo PEN) a 24 mesi - simili per condiz. economica e quantità di esposizione alle due lingue - in termini di ampiezza, categorie grammaticali e translation equivalents (TE), per operare un confronto 1) con bambini monolingui italiani, 2) tra L1 e L2 in ciascun gruppo bilingue, 3) tra i due gruppi bilingui. Metodo: Il lessico produttivo di 50 bambini di 24 mesi - 18 monolingui, 22 bilingui RUM, 10 bilingui PEN - è stato valutato attraverso il PVB in forma breve “Parole e Frasi” dalle educatrici di Nido e dai genitori. Sono state calcolate l'ampiezza del vocabolario (in ciascuna lingua separat., voc. totale, voc. concettuale), la proporzione delle categorie grammaticali e le parole TE. Inoltre, i bambini sono stati videoregistrati in interazione con l'educatrice e i pari al Nido; per ogni bambino sono stati analizzati n. tokens, types, proporzione categorie grammaticali. Risultati: Per entrambi i gruppi bilingui il voc. in italiano è inferiore a quello dei monol. (RUM, p=.008; PEN, p=.007); i bil. PEN mostrano un voc. concettuale inferiore ai monol. (p=.045). Rispetto ai monolingui i bil. RUM producono una proporz. inferiore di aggettivi/avverbi (p=.020) e di parole funzione nel linguaggio spontaneo (p=.011) e i bil. PEN una proporz. maggiore di nomi (p=.024). In entrambi i gruppi bilingui il voc. in L2 è maggiore di quello in L1 (RUM, p=.001; PEN, p=.013). Infine, la proporz. di TE è maggiore nei bil. RUM rispetto ai PEN (p=.025). Conclusioni: I risultati indicano un gap tra il lessico produttivo in italiano dei bambini bilingui e monolingui a 24 mesi e una prevalenza nel vocabolario italiano dei bilingui di elementi grammaticali più semplici (in part. parole contenuto). Inoltre, suggeriscono un ruolo della vicinanza linguistica tra L1 e L2 nel processo di acquisizione lessicale.

Vocabolario in produzione di bambini bilingui a 24 mesi: evidenze dal confronto con monolingui e tra bilingui con differenti L1

Chiara Barachetti;Marinella Majorano;Manuela Lavelli
2018-01-01

Abstract

Inroduzione: In letteratura, l'evidenza che le abilità lessicali nei primi anni di vita dei bambini bilingui sono inferiori a quelle dei bambini monolingui, se vengono rilevate separatamente per ciascuna lingua (Hoff et al., 2012) è ancora dibattuta (De Houwer, Bornstein, & Putnick, 2014). Inoltre, risultati recenti suggeriscono che la vicinanza linguistica tra L1 e L2 predice le abilità lessicali dei bilingui (Floccia et al., 2018). Al riguardo, sono scarsi gli studi sul lessico nei primi anni di vita dei bilingui con italiano come L2. Il nostro studio ha esaminato il vocabolario in produzione in L1 e L2 di due gruppi di bambini bilingui (L1=rumeno, gruppo RUM; L1=pidgin English, gruppo PEN) a 24 mesi - simili per condiz. economica e quantità di esposizione alle due lingue - in termini di ampiezza, categorie grammaticali e translation equivalents (TE), per operare un confronto 1) con bambini monolingui italiani, 2) tra L1 e L2 in ciascun gruppo bilingue, 3) tra i due gruppi bilingui. Metodo: Il lessico produttivo di 50 bambini di 24 mesi - 18 monolingui, 22 bilingui RUM, 10 bilingui PEN - è stato valutato attraverso il PVB in forma breve “Parole e Frasi” dalle educatrici di Nido e dai genitori. Sono state calcolate l'ampiezza del vocabolario (in ciascuna lingua separat., voc. totale, voc. concettuale), la proporzione delle categorie grammaticali e le parole TE. Inoltre, i bambini sono stati videoregistrati in interazione con l'educatrice e i pari al Nido; per ogni bambino sono stati analizzati n. tokens, types, proporzione categorie grammaticali. Risultati: Per entrambi i gruppi bilingui il voc. in italiano è inferiore a quello dei monol. (RUM, p=.008; PEN, p=.007); i bil. PEN mostrano un voc. concettuale inferiore ai monol. (p=.045). Rispetto ai monolingui i bil. RUM producono una proporz. inferiore di aggettivi/avverbi (p=.020) e di parole funzione nel linguaggio spontaneo (p=.011) e i bil. PEN una proporz. maggiore di nomi (p=.024). In entrambi i gruppi bilingui il voc. in L2 è maggiore di quello in L1 (RUM, p=.001; PEN, p=.013). Infine, la proporz. di TE è maggiore nei bil. RUM rispetto ai PEN (p=.025). Conclusioni: I risultati indicano un gap tra il lessico produttivo in italiano dei bambini bilingui e monolingui a 24 mesi e una prevalenza nel vocabolario italiano dei bilingui di elementi grammaticali più semplici (in part. parole contenuto). Inoltre, suggeriscono un ruolo della vicinanza linguistica tra L1 e L2 nel processo di acquisizione lessicale.
2018
bilinguismo, sviluppo lessicale, translation equivalents (TE)
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/11562/982449
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