Tra gli scritti pubblicati da Umberto Artioli un anno prima della sua improvvisa scomparsa, nel luglio 2004, si trova uno studio sull’Enrico IV di Luigi Pirandello. Allontanandosi dalle consuete chiavi interpretative di tipo realistico, lo studioso mette in luce il palinsesto allegorico sotteso alla concezione del testo, facendo emergere una serie di riferimenti evangelici legati all’Ultima cena. Il nocciolo dell’insegnamento del protagonista pirandelliano identifica nell’immaginazione teatrale la via per la salvezza. Benché l’iniziazione dei discepoli fallisca, l’Autore delinea le caratteristiche di un nuovo tipo di artista e del suo ideale rapporto con il pubblico; una figura che di lì a poco ispirerà le riflessioni di Bontempelli su un interprete estremamente duttile ed eclettico da poter essere guidato sulla scena al pari di una marionetta.
"Enrico IV", ovvero il potere salvifico dell'immaginazione
BRUNETTI, SIMONA
2015-01-01
Abstract
Tra gli scritti pubblicati da Umberto Artioli un anno prima della sua improvvisa scomparsa, nel luglio 2004, si trova uno studio sull’Enrico IV di Luigi Pirandello. Allontanandosi dalle consuete chiavi interpretative di tipo realistico, lo studioso mette in luce il palinsesto allegorico sotteso alla concezione del testo, facendo emergere una serie di riferimenti evangelici legati all’Ultima cena. Il nocciolo dell’insegnamento del protagonista pirandelliano identifica nell’immaginazione teatrale la via per la salvezza. Benché l’iniziazione dei discepoli fallisca, l’Autore delinea le caratteristiche di un nuovo tipo di artista e del suo ideale rapporto con il pubblico; una figura che di lì a poco ispirerà le riflessioni di Bontempelli su un interprete estremamente duttile ed eclettico da poter essere guidato sulla scena al pari di una marionetta.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.