L’importanza della terminologia nella comunicazioneall’interno dei vari ambiti settoriali enella trasmissione del sapere (ormai sul pianonon solo nazionale ma internazionale, anzi “globale”) è fondamentale, tanto che in molti Paesi è oggetto di specifiche politiche linguistiche, tendenti a svolgere una certa azione uniformatrice (all’interno di un singolo Stato o di più paesi che condividono la stessa madrelingua) e anche a fornire – tanto ai cittadini quanto agli “addetti ai lavori” (e spesso con il concorso di questi ultimi) – termini corrispondenti a quelli usati in altre lingue (guardando in primo luogo all’inglese, la cui espansione si cerca in qualche modo di contrastare). Se le parole formate con elementi latini egreci (quelli che Bruno Migliorini chiamava“prefissoidi” e “suffissoidi”, usati nella cosiddetta“composizione neoclassica”), diffuse prevalentementenei linguaggi scientifici, sono comuniun po’ a tutte le lingue di cultura, in altri ambitile differenze linguistiche sono più marcate e ognilingua conserva peculiarità proprie .Il panorama in Germania e in areagermanofona è ricco:qui da un lato si nota la precoce costituzione(già all’inizio del Novecento) di associazioni dedicatespecificamente alla terminologia e l’esistenzadi una normativa specifica di riferimento, dall’altrosi rileva un’attenzione alla formazione della figura professionale del terminologo.
La terminologia in ambito tedesco e germanofono
COTTICELLI, Paola
2015-01-01
Abstract
L’importanza della terminologia nella comunicazioneall’interno dei vari ambiti settoriali enella trasmissione del sapere (ormai sul pianonon solo nazionale ma internazionale, anzi “globale”) è fondamentale, tanto che in molti Paesi è oggetto di specifiche politiche linguistiche, tendenti a svolgere una certa azione uniformatrice (all’interno di un singolo Stato o di più paesi che condividono la stessa madrelingua) e anche a fornire – tanto ai cittadini quanto agli “addetti ai lavori” (e spesso con il concorso di questi ultimi) – termini corrispondenti a quelli usati in altre lingue (guardando in primo luogo all’inglese, la cui espansione si cerca in qualche modo di contrastare). Se le parole formate con elementi latini egreci (quelli che Bruno Migliorini chiamava“prefissoidi” e “suffissoidi”, usati nella cosiddetta“composizione neoclassica”), diffuse prevalentementenei linguaggi scientifici, sono comuniun po’ a tutte le lingue di cultura, in altri ambitile differenze linguistiche sono più marcate e ognilingua conserva peculiarità proprie .Il panorama in Germania e in areagermanofona è ricco:qui da un lato si nota la precoce costituzione(già all’inizio del Novecento) di associazioni dedicatespecificamente alla terminologia e l’esistenzadi una normativa specifica di riferimento, dall’altrosi rileva un’attenzione alla formazione della figura professionale del terminologo.File | Dimensione | Formato | |
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