Le prove sono state condotte dal 2011 al 2014 in Valpolicella (provincia di Verona) su terreni fortemente calcarei e ciottolosi. È stato impiegato il vitigno Corvina allevato a spalliera e con potatura a Guyot. Gli idrolizzati proteici utilizzati erano di origine vegetale (tesi B, tesi C, tesi B + C) e le dosi distribuite per via fogliare sono state di 2 kg/ha (tesi B) e 0,5 kg/ha (tesi C). Le dosi sono state mantenute anche per la miscela dei due prodotti (tesi B + C). Nel 2014 sono stati eseguiti tre trattamenti a partire dalla pre-fioritura (BBCH 57) e distanziati 10 giorni uno dall’altro. I controlli sullo stato idrico delle piante sono stati effettuati avvalendosi di una termocamera a infrarossi (foto 1, 2 e 3) in base al protocollo indicato dalla letteratura sull’utilizzo dell’apparecchiatura. I trattamenti hanno avuto efficacia sui parametri qualitativi della varietà Corvina. Infatti è stato osservato un incremento del grado zuccherino delle tesi trattate rispetto al controllo, in un’annata caratterizzata da una seria difficoltà dell’uva a raggiungere un grado alcolico potenziale soddisfacente. Le differenze sono risultate statisticamente significative. Un altro parametro influenzato dai trattamenti è stato il contenuto di polifenoli totali della bacca, che è variato, in modo statisticamente significativo, da 1.322 mg/L del controllo, a 1.733 mg/L della tesi C, a 1.819 della tesi B e a 2.002 mg/L della tesi B + C. Anche il contenuto di antociani totali è variato positivamente a seguito dei trattamenti effettuati.

Vite: idrolizzati proteici contro lo stress idrico.

BOSELLI, MAURIZIO;BAHOUAOUI, Mohamed Ali;LACHHAB, NIHED;
2015-01-01

Abstract

Le prove sono state condotte dal 2011 al 2014 in Valpolicella (provincia di Verona) su terreni fortemente calcarei e ciottolosi. È stato impiegato il vitigno Corvina allevato a spalliera e con potatura a Guyot. Gli idrolizzati proteici utilizzati erano di origine vegetale (tesi B, tesi C, tesi B + C) e le dosi distribuite per via fogliare sono state di 2 kg/ha (tesi B) e 0,5 kg/ha (tesi C). Le dosi sono state mantenute anche per la miscela dei due prodotti (tesi B + C). Nel 2014 sono stati eseguiti tre trattamenti a partire dalla pre-fioritura (BBCH 57) e distanziati 10 giorni uno dall’altro. I controlli sullo stato idrico delle piante sono stati effettuati avvalendosi di una termocamera a infrarossi (foto 1, 2 e 3) in base al protocollo indicato dalla letteratura sull’utilizzo dell’apparecchiatura. I trattamenti hanno avuto efficacia sui parametri qualitativi della varietà Corvina. Infatti è stato osservato un incremento del grado zuccherino delle tesi trattate rispetto al controllo, in un’annata caratterizzata da una seria difficoltà dell’uva a raggiungere un grado alcolico potenziale soddisfacente. Le differenze sono risultate statisticamente significative. Un altro parametro influenzato dai trattamenti è stato il contenuto di polifenoli totali della bacca, che è variato, in modo statisticamente significativo, da 1.322 mg/L del controllo, a 1.733 mg/L della tesi C, a 1.819 della tesi B e a 2.002 mg/L della tesi B + C. Anche il contenuto di antociani totali è variato positivamente a seguito dei trattamenti effettuati.
2015
Vite, stress idrico, induttori di resistenza, idrolizzati proteici
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