Tra i principali edifici religiosi di Vicenza, per importanza storica quale fulcro spirituale dei fedeli e per il rinomato valore artistico del monumento e delle opere in esso custodite, emerge perentoria la chiesa di San Lorenzo officiata dall’ordine dei Minori Conventuali, autentico gioiello della città. Fondata intorno al 1280 e ultimata dal punto di vista edilizio all’attacco del XIV secolo, divenne ben presto l’edificio simbolo di un nuovo linguaggio architettonico padano-veneto: le sue linee costituirono fin da subito un approdo di idee, una sintesi di influssi diversi (la tradizione ro-manica locale e gli apporti delle nuove istanze gotiche), e al tempo stesso un punto di partenza per la formulazione di un lessico innovativo. In altre parole, a San Lorenzo si consolidò un organismo architettonico che divenne in breve valido modello di riferimento per le maggiori chiese venete della prima metà del Trecento. Oltre all’indagine sull’architettura, il volume, attraverso un testo dalla stesura piana e or-ganizzata cronologicamente, vuole accompagnare il lettore nell’analisi del progressivo arricchi-mento decorativo del tempio (altari, pale, affreschi, sculture, monumenti funebri etc.). La storia della chiesa di un popolo è in gran parte la storia della sua cultura. Indissolubilmente legate all’edificio ecclesiastico stanno infatti le testimonianze della partecipazione cittadina al culto, co-me indicano, per l’appunto, i frequenti interventi di abbellimento della chiesa succedutisi nel corso dei secoli. Lo studio della committenza, del contesto culturale da cui dipese la continua trasforma-zione ornamentale degli interni (ma non solo) sarà fondamentale, pertanto, a comprendere la sto-ria della chiesa; e se da un lato consentirà dunque di precisare le vicende professionali degli artisti che vi operarono, dall’altro permetterà, per converso, di far luce sulle dinamiche di una società complessa e in costante trasformazione. In quest’ottica, ai fini di ripercorrere con coerenza e con sistematicità le tappe di un rac-conto che coinvolge ormai nove secoli di storia, ci è parso opportuno indagare, quali tracce di un intervento da parte dei fedeli alla vita spirituale, sia le numerose emergenze artistiche tuttora splendidamente conservate in chiesa, sia quelle opere asportate dal tempio in seguito alla sua soppressione al culto allo scadere del XVIII secolo e oggi in parte perdute e in parte ricollocate in altre sedi. Non meno importante sarà allora, per finire, estendere lo sguardo alle vicende novecente-sche (restauri, nuove chiusure e ripristini), per comprendere le modalità attraverso le quali la chiesa è stata consegnata ai giorni nostri e in definitiva, tramite la sensibilità delle presenti generazioni, al futuro. Su San Lorenzo mancava ad oggi una monografia moderna, completa e aggiornata sotto il profilo metodologico, non meno che bibliografico e delle indagini archivistiche. La storia del mo-numento, ricostruita attraverso una serie di fondamentali contributi frammentari apparsi in riviste specialistiche di settore, volumi collettanei o quotidiani del secolo scorso, ha trovato a lungo un punto fermo e un importante momento di sintesi nei libri dedicati al tempio da Sebastiano Rumor (1927) e Antonio Sartori (1953): ancor oggi, nella letteratura esistente sulla chiesa, le referenze bibliografiche immancabilmente citate. Si tratta tuttavia, ad ogni evidenza, di due testi tanto basilari e imprescindibili negli studi su San Lorenzo, quanto datati sul piano anzitutto dell’impostazione metodologica, tali dunque da richiedere un aggiornamento degli studi in merito che il presente volume ha la speranza di essere riuscito a sviluppare. Avvalendosi – non ultimo – dell’indispensabile repertorio di documenti relativi alla vita del convento laurenziano pubblicato nell’Archivio Sartori (1986) e di ricerche archivistiche di approfondimento debitamente promosse, ne è emerso un testo che cerca di abbinare l’analisi del contesto storico entro cui si svolgono le vicende indagate, la lettura delle dinamiche più significative che caratterizzarono la comunità francescana nel corso dei secoli, lo studio del monumento nella sua valenza architettonica, l’indagine meticolosa e costante degli episodi attraverso i quali si scrisse progressivamente la decorazione del tempio: dai rapporti con la committenza, al ragionamento sugli artisti implicati sino a coinvolgere di volta in volta, rimanendo sempre attenti alla storiografia e al dato documentale, un discorso specifico (non privo di un’attenzione per la lettura formale) delle opere d’arte attraverso le quali si scrive la storia globale dell’edificio.

Il tempio di San Lorenzo a Vicenza

TREVISAN, Luca
2011-01-01

Abstract

Tra i principali edifici religiosi di Vicenza, per importanza storica quale fulcro spirituale dei fedeli e per il rinomato valore artistico del monumento e delle opere in esso custodite, emerge perentoria la chiesa di San Lorenzo officiata dall’ordine dei Minori Conventuali, autentico gioiello della città. Fondata intorno al 1280 e ultimata dal punto di vista edilizio all’attacco del XIV secolo, divenne ben presto l’edificio simbolo di un nuovo linguaggio architettonico padano-veneto: le sue linee costituirono fin da subito un approdo di idee, una sintesi di influssi diversi (la tradizione ro-manica locale e gli apporti delle nuove istanze gotiche), e al tempo stesso un punto di partenza per la formulazione di un lessico innovativo. In altre parole, a San Lorenzo si consolidò un organismo architettonico che divenne in breve valido modello di riferimento per le maggiori chiese venete della prima metà del Trecento. Oltre all’indagine sull’architettura, il volume, attraverso un testo dalla stesura piana e or-ganizzata cronologicamente, vuole accompagnare il lettore nell’analisi del progressivo arricchi-mento decorativo del tempio (altari, pale, affreschi, sculture, monumenti funebri etc.). La storia della chiesa di un popolo è in gran parte la storia della sua cultura. Indissolubilmente legate all’edificio ecclesiastico stanno infatti le testimonianze della partecipazione cittadina al culto, co-me indicano, per l’appunto, i frequenti interventi di abbellimento della chiesa succedutisi nel corso dei secoli. Lo studio della committenza, del contesto culturale da cui dipese la continua trasforma-zione ornamentale degli interni (ma non solo) sarà fondamentale, pertanto, a comprendere la sto-ria della chiesa; e se da un lato consentirà dunque di precisare le vicende professionali degli artisti che vi operarono, dall’altro permetterà, per converso, di far luce sulle dinamiche di una società complessa e in costante trasformazione. In quest’ottica, ai fini di ripercorrere con coerenza e con sistematicità le tappe di un rac-conto che coinvolge ormai nove secoli di storia, ci è parso opportuno indagare, quali tracce di un intervento da parte dei fedeli alla vita spirituale, sia le numerose emergenze artistiche tuttora splendidamente conservate in chiesa, sia quelle opere asportate dal tempio in seguito alla sua soppressione al culto allo scadere del XVIII secolo e oggi in parte perdute e in parte ricollocate in altre sedi. Non meno importante sarà allora, per finire, estendere lo sguardo alle vicende novecente-sche (restauri, nuove chiusure e ripristini), per comprendere le modalità attraverso le quali la chiesa è stata consegnata ai giorni nostri e in definitiva, tramite la sensibilità delle presenti generazioni, al futuro. Su San Lorenzo mancava ad oggi una monografia moderna, completa e aggiornata sotto il profilo metodologico, non meno che bibliografico e delle indagini archivistiche. La storia del mo-numento, ricostruita attraverso una serie di fondamentali contributi frammentari apparsi in riviste specialistiche di settore, volumi collettanei o quotidiani del secolo scorso, ha trovato a lungo un punto fermo e un importante momento di sintesi nei libri dedicati al tempio da Sebastiano Rumor (1927) e Antonio Sartori (1953): ancor oggi, nella letteratura esistente sulla chiesa, le referenze bibliografiche immancabilmente citate. Si tratta tuttavia, ad ogni evidenza, di due testi tanto basilari e imprescindibili negli studi su San Lorenzo, quanto datati sul piano anzitutto dell’impostazione metodologica, tali dunque da richiedere un aggiornamento degli studi in merito che il presente volume ha la speranza di essere riuscito a sviluppare. Avvalendosi – non ultimo – dell’indispensabile repertorio di documenti relativi alla vita del convento laurenziano pubblicato nell’Archivio Sartori (1986) e di ricerche archivistiche di approfondimento debitamente promosse, ne è emerso un testo che cerca di abbinare l’analisi del contesto storico entro cui si svolgono le vicende indagate, la lettura delle dinamiche più significative che caratterizzarono la comunità francescana nel corso dei secoli, lo studio del monumento nella sua valenza architettonica, l’indagine meticolosa e costante degli episodi attraverso i quali si scrisse progressivamente la decorazione del tempio: dai rapporti con la committenza, al ragionamento sugli artisti implicati sino a coinvolgere di volta in volta, rimanendo sempre attenti alla storiografia e al dato documentale, un discorso specifico (non privo di un’attenzione per la lettura formale) delle opere d’arte attraverso le quali si scrive la storia globale dell’edificio.
2011
9788896600597
San Lorenzo; architettura; francescano; vicenza; chiesa
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/11562/369793
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