Il 19 ottobre 2010, dopo due anni dall’avvio della procedura parlamentare, è stato approvato in via definitiva alla Camera dei deputati il c.d. collegato lavoro, un atto normativo che contiene numerose novità per il diritto del lavoro nazionale e non tutte positive. Nel contributo si segnala, in particolare, il valore del rinvio alle Camera ex art. 74 del Presidente della Repubblica, l’unico rinvio di un atto in materia lavoristica nella storia costituzionale italiana. Dopo aver sommariamente ricostruito la dottrina costituzionalistica recente dedicata al rinvio, l’autrice analizza i contenuti del collegato lavoro a seguito dei lavori parlamentari successivi al rinvio. In particolare viene affrontato il tema dell’eterogeneità dell’atto e dei contenuti degli artt. 20 e 50 del collegato. Il rinvio, letto attraverso i lavori parlamentari successivi, più che il coronamento ideale dell’iter legislativo della riforma, come auspicato da una parte della dottrina, appare un’occasione persa per migliorare un atto destinato a lasciare nell’ordinamento segni duraturi nel tempo, non solo in termini di aumento di quella conflittualità giudiziaria sulla quale doveva intervenire con finalità esattamente opposta. On the 19th of October, two years after the parliamentary procedure started, the Chamber of Deputes passed the so called “collegato lavoro” Bill (“labour law reform” Bill), a legislative act with numerous news for national labour law, which are not all good news. The essay focuses, in particular, on the relevance of the return to Parliament by the President of the Republic according to art. 74 Const. as this is the first time an act has been returned to Parliament in the Italian constitutional history as far as the labour law area is concerned. Following an overview on the recent constitutional doctrine about return, the Author analyses the contents of the Labour law reform Bill as amended by the Chambers after the return, highlighting the heterogeneity of the act and of the contents of artt. 20 and 50. The return, read through the subsequent parliamentary works, rather than being the ideal realization of the reform legislative procedure, as hoped by a part of the doctrine, seems to be a missed opportunity to improve an act which will leave long-lasting marks, last but not least in terms of litigation increase, notwithstanding its opposite aim.

A futura memoria: cronistoria del collegato lavoro rinviato alle Camere

Calafà, Laura
2010-01-01

Abstract

Il 19 ottobre 2010, dopo due anni dall’avvio della procedura parlamentare, è stato approvato in via definitiva alla Camera dei deputati il c.d. collegato lavoro, un atto normativo che contiene numerose novità per il diritto del lavoro nazionale e non tutte positive. Nel contributo si segnala, in particolare, il valore del rinvio alle Camera ex art. 74 del Presidente della Repubblica, l’unico rinvio di un atto in materia lavoristica nella storia costituzionale italiana. Dopo aver sommariamente ricostruito la dottrina costituzionalistica recente dedicata al rinvio, l’autrice analizza i contenuti del collegato lavoro a seguito dei lavori parlamentari successivi al rinvio. In particolare viene affrontato il tema dell’eterogeneità dell’atto e dei contenuti degli artt. 20 e 50 del collegato. Il rinvio, letto attraverso i lavori parlamentari successivi, più che il coronamento ideale dell’iter legislativo della riforma, come auspicato da una parte della dottrina, appare un’occasione persa per migliorare un atto destinato a lasciare nell’ordinamento segni duraturi nel tempo, non solo in termini di aumento di quella conflittualità giudiziaria sulla quale doveva intervenire con finalità esattamente opposta. On the 19th of October, two years after the parliamentary procedure started, the Chamber of Deputes passed the so called “collegato lavoro” Bill (“labour law reform” Bill), a legislative act with numerous news for national labour law, which are not all good news. The essay focuses, in particular, on the relevance of the return to Parliament by the President of the Republic according to art. 74 Const. as this is the first time an act has been returned to Parliament in the Italian constitutional history as far as the labour law area is concerned. Following an overview on the recent constitutional doctrine about return, the Author analyses the contents of the Labour law reform Bill as amended by the Chambers after the return, highlighting the heterogeneity of the act and of the contents of artt. 20 and 50. The return, read through the subsequent parliamentary works, rather than being the ideal realization of the reform legislative procedure, as hoped by a part of the doctrine, seems to be a missed opportunity to improve an act which will leave long-lasting marks, last but not least in terms of litigation increase, notwithstanding its opposite aim.
2010
Riforme diritto del lavoro art. 74 Cost. Presidente della Repubblica Salute e sicurezza Collaborazioni coordinate e continuative
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