This essay focuses on the problems addressed by a recent decision of the Supreme Court on the admissibility of the use of the so-called Russian roulette clause in our legal system. In particular, the clause raises legitimacy doubts both from a corporate point of view and from a traditional civil law perspective. The compatibility of this kind of clause with the prohibition against the imposition of merely potestative conditions, as well as with the limits elaborated by the doctrine with regard to the hypotheses of party arbitration, is controversial. Starting from the Court’s decision, through an analysis that also takes into consideration other legal systems, an attempt has been made to sketch the boundaries of the different degrees of discretionary power known to our legal system.

Il presente contributo si concentra sui problemi affrontati da una recente pronuncia della Cassazione in tema di ammissibilità dell’utilizzo della Russian roulette clause nel nostro ordinamento. In particolare, la clausola solleva dubbi di legittimità sia dal punto di vista societario, sia da una prospettiva civilistica tradizionale. In specie, controversa è la compatibilità della pattuizione con il divieto di apporre condizioni meramente potestative, nonché con i limiti elaborati dalla dottrina con riguardo alle ipotesi di arbitraggio di parte. A partire dalle statuizioni della Corte, mediante un’analisi che prende in considerazione anche altri sistemi giuridici, si è tentato di tratteggiare i confini dei diversi gradi di arbitrio conosciuti dal nostro ordinamento.

Riflessioni su potestatività e arbitraggio di parte sul prezzo, a partire da una recente sentenza della Suprema Corte

D'Onofrio, Martina
2024-01-01

Abstract

This essay focuses on the problems addressed by a recent decision of the Supreme Court on the admissibility of the use of the so-called Russian roulette clause in our legal system. In particular, the clause raises legitimacy doubts both from a corporate point of view and from a traditional civil law perspective. The compatibility of this kind of clause with the prohibition against the imposition of merely potestative conditions, as well as with the limits elaborated by the doctrine with regard to the hypotheses of party arbitration, is controversial. Starting from the Court’s decision, through an analysis that also takes into consideration other legal systems, an attempt has been made to sketch the boundaries of the different degrees of discretionary power known to our legal system.
2024
russian roulette, clausola antistallo, arbitraggio, condizione potestativa, potestatività
Il presente contributo si concentra sui problemi affrontati da una recente pronuncia della Cassazione in tema di ammissibilità dell’utilizzo della Russian roulette clause nel nostro ordinamento. In particolare, la clausola solleva dubbi di legittimità sia dal punto di vista societario, sia da una prospettiva civilistica tradizionale. In specie, controversa è la compatibilità della pattuizione con il divieto di apporre condizioni meramente potestative, nonché con i limiti elaborati dalla dottrina con riguardo alle ipotesi di arbitraggio di parte. A partire dalle statuizioni della Corte, mediante un’analisi che prende in considerazione anche altri sistemi giuridici, si è tentato di tratteggiare i confini dei diversi gradi di arbitrio conosciuti dal nostro ordinamento.
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/11562/1125641
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