Il numero di operatori sanitari (OS) esposti a radiazioni ionizzanti (RI) è in aumento nel mondo, per l’incremento, in particolare, dell’uso di procedure radiologiche interventistiche che negli ultimi 20 anni si sono sempre più affermate in tutti gli ambiti, ad esempio in cardiologia, chirurgia vascolare, gastroenterologia, urologia (1). Allo stesso tempo, l’aumento dell’anzianità lavorativa ed il miglioramento della prognosi delle patologie neoplastiche, hanno fatto sì che i soggetti affetti da queste problematiche permangano più a lungo nei contesti lavorativi. Queste due circostanze hanno aumentato la possibilità che il medico autorizzato (MA) si trovi a valutare e gestire un lavoratore con neoplasia e che sia esposto a RI.
La gestione del lavoratore neoplastico esposto a radiazioni ionizzanti: revisione di una casistica un ospedale del nord italia.
Maria Grazia Lourdes Monaco;Angela Carta;Gianluca Spiteri;Stefano Porru
2023-01-01
Abstract
Il numero di operatori sanitari (OS) esposti a radiazioni ionizzanti (RI) è in aumento nel mondo, per l’incremento, in particolare, dell’uso di procedure radiologiche interventistiche che negli ultimi 20 anni si sono sempre più affermate in tutti gli ambiti, ad esempio in cardiologia, chirurgia vascolare, gastroenterologia, urologia (1). Allo stesso tempo, l’aumento dell’anzianità lavorativa ed il miglioramento della prognosi delle patologie neoplastiche, hanno fatto sì che i soggetti affetti da queste problematiche permangano più a lungo nei contesti lavorativi. Queste due circostanze hanno aumentato la possibilità che il medico autorizzato (MA) si trovi a valutare e gestire un lavoratore con neoplasia e che sia esposto a RI.
I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.
