Il contributo illustra gli approcci e le iniziative che l’Unione europea e il Consiglio d’Europa condividono nella recente fase di elaborazione delle normative intese ad annullare o almeno limitare le derive più «rischiose» che l’IA ha finora messo in evidenza in rapporto ai diritti umani. In particolare, dall’analisi condotta risulta che entrambe le organizzazioni internazionali convengono sulla necessità che ogni decisione automatizzata, assistita da un computer o presa in virtù di un’IA, risulti trasparente e giuridicamente sicura in tutti i suoi elementi. Emerge altresì, in entrambi i sistemi giuridici considerati, la necessità di disporre di procedimenti efficaci, per accertare le responsabilità degli attori coinvolti nell’impiego dell’IA, cioè di coloro che progettano, sviluppano, implementano o valutano i relativi sistemi, quando le norme giuridiche pertinenti non vengano rispettate o quando si verifichi un danno ingiusto. In altre parole, si profila una condivisione ideale e valoriale da parte di entrambe le organizzazioni, volta ad affermare anche sul piano normativo che l’IA è comunque soltanto un mezzo, di cui l’uomo dispone per assumere delle decisioni ma di cui continua ad essere responsabile a livello individuale e collettivo.
L'Intelligenza Artificiale e la tutela dei diritti umani nella prospettiva del diritto europeo
Guiglia, G.
2022-01-01
Abstract
Il contributo illustra gli approcci e le iniziative che l’Unione europea e il Consiglio d’Europa condividono nella recente fase di elaborazione delle normative intese ad annullare o almeno limitare le derive più «rischiose» che l’IA ha finora messo in evidenza in rapporto ai diritti umani. In particolare, dall’analisi condotta risulta che entrambe le organizzazioni internazionali convengono sulla necessità che ogni decisione automatizzata, assistita da un computer o presa in virtù di un’IA, risulti trasparente e giuridicamente sicura in tutti i suoi elementi. Emerge altresì, in entrambi i sistemi giuridici considerati, la necessità di disporre di procedimenti efficaci, per accertare le responsabilità degli attori coinvolti nell’impiego dell’IA, cioè di coloro che progettano, sviluppano, implementano o valutano i relativi sistemi, quando le norme giuridiche pertinenti non vengano rispettate o quando si verifichi un danno ingiusto. In altre parole, si profila una condivisione ideale e valoriale da parte di entrambe le organizzazioni, volta ad affermare anche sul piano normativo che l’IA è comunque soltanto un mezzo, di cui l’uomo dispone per assumere delle decisioni ma di cui continua ad essere responsabile a livello individuale e collettivo.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.