Il congresso dell’Associazione italiana di diritto del lavoro e della sicurezza sociale (Aidlass) tenutosi a Cagliari dal 1° al 3 giugno 2006 era dedicato al tema della Formazione e mercato del lavoro in Italia e in Europa. Nel contributo si rilegge dopo oltre tredici anni la relazione di Gian Guido Balandi intitolata Formazione e contratto di lavoro. La rilettura consente di riaprire un capitolo della riflessione giuslavoristica che pare essersi inaridito nel corso del tempo. Non è casuale che l’A. spiegando l’approccio al tema della formazione nell’era della gig economy per ricostruire quella che pare un’involuzione scontata del rapporto tra lavoro, riforme del mercato e formazione. L’alternativa teorica è quella che vede la biforcazione del rapporto formativo nel lavoro a seconda che l’occupazione sia stabile ovvero instabile. Nel contesto del lavoro stabile è, inserito, in ragione della sua qualificazione normativa, anche il contratto di apprendistato. In sede di conclusioni si spiega il titolo del contributo prescelto da inserire nel più ampio contesto del cd. diritto sociale. Oltre il contratto si trova una sensibilità particolare che diventa scientifica per il contesto, l’impatto o le esigenze (sociali o di genere) da soddisfare; la formazione collocata oltre il contratto di lavoro segnala, altresì, che per l’occupazione stabile ancora fatica ad affermarsi un diritto alla formazione esigibile e, soprattutto, al di fuori dei processi di demansionamento della persona che lavora. Nel perimetro della ricerca segnato dalla trasformazione dell’occupazione nella gig economy e quindi instabile, l’analisi di contesto offerta dagli studi sociologici conferma che il diritto alla formazione rimane una sorta di diritto sospeso, considerato necessario in termini di complessivo bisogno formativo di chi lavora, ma rimesso a progetti di misure incentivanti progettate dal legislatore e, possiamo aggiungere, dalla contrattazione collettiva eventualmente applicabile.

La formazione oltre il contratto di lavoro

Laura Calafà
2020-01-01

Abstract

Il congresso dell’Associazione italiana di diritto del lavoro e della sicurezza sociale (Aidlass) tenutosi a Cagliari dal 1° al 3 giugno 2006 era dedicato al tema della Formazione e mercato del lavoro in Italia e in Europa. Nel contributo si rilegge dopo oltre tredici anni la relazione di Gian Guido Balandi intitolata Formazione e contratto di lavoro. La rilettura consente di riaprire un capitolo della riflessione giuslavoristica che pare essersi inaridito nel corso del tempo. Non è casuale che l’A. spiegando l’approccio al tema della formazione nell’era della gig economy per ricostruire quella che pare un’involuzione scontata del rapporto tra lavoro, riforme del mercato e formazione. L’alternativa teorica è quella che vede la biforcazione del rapporto formativo nel lavoro a seconda che l’occupazione sia stabile ovvero instabile. Nel contesto del lavoro stabile è, inserito, in ragione della sua qualificazione normativa, anche il contratto di apprendistato. In sede di conclusioni si spiega il titolo del contributo prescelto da inserire nel più ampio contesto del cd. diritto sociale. Oltre il contratto si trova una sensibilità particolare che diventa scientifica per il contesto, l’impatto o le esigenze (sociali o di genere) da soddisfare; la formazione collocata oltre il contratto di lavoro segnala, altresì, che per l’occupazione stabile ancora fatica ad affermarsi un diritto alla formazione esigibile e, soprattutto, al di fuori dei processi di demansionamento della persona che lavora. Nel perimetro della ricerca segnato dalla trasformazione dell’occupazione nella gig economy e quindi instabile, l’analisi di contesto offerta dagli studi sociologici conferma che il diritto alla formazione rimane una sorta di diritto sospeso, considerato necessario in termini di complessivo bisogno formativo di chi lavora, ma rimesso a progetti di misure incentivanti progettate dal legislatore e, possiamo aggiungere, dalla contrattazione collettiva eventualmente applicabile.
2020
no
Italiano
STAMPA
Sì, ma tipo non specificato
I lavoratori e i cittadini. Dialogo sul diritto sociale
il Mulino
Bologna
ITALIA
978-88-15-28332-0
143
167
25
Contratto di lavoro - Formazione - Diritto sociale e Diritto del lavoro
Il volume è dedicato a Gian Guido Balandi e nasce per ricordare l’esperienza di gruppo di studiosi e di studiose che ha trovato nell’Università di Ferrara il luogo ideale di riflessione scientifica, la sede di partenza o di arrivo della propria vita accademica e che ritrova un’occasione per dialogare insieme. Una raccolta di scritti che percorre alcuni dei temi salienti del diritto del lavoro e della sicurezza sociale. La sistemazione della trama del diritto sociale proposta si sviluppa dal confronto a più voci tra paradigmi interpretativi in cui gli autori e le autrici si mettono, appunto, in dialogo, andando oltre la semplice esegesi dei testi normativi per avvalersi degli strumenti metodologici a loro propri.
info:eu-repo/semantics/bookPart
268
1
02 Contributo in volume::02.01 Contributo in volume (Capitolo o Saggio)
none
Calafà, Laura
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/11562/1017830
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