La storiografia più recente ha cominciato a prestare attenzione specifica alla rilevanza della partecipazione femminile ai “giuochi di spirito” d’uso corrente nella cultura d’élite dell’Italia rinascimentale – particolarmente istituzionalizzata nel caso delle veglie senesi – così come alla significatività di questo spazio ludico, e delle relazioni interpersonali che vi si coltivavano, nel contribuire a restituire un’immagine più sfaccettata del ruolo del genere nelle dinamiche sociali del tempo. D’altra parte, la letteratura cinquecentesca che a questa dimensione dell’esperienza viene dedicata non rappresenta un esercizio di scrittura isolato e di nicchia, ma mostra strette connessioni con il discorso per eccellenza sui giochi di ruolo nella società di corte, quale è stabilito dalla pubblicistica sulla “maniera di vivere”. Alla considerazione di questa documentazione testuale (con particolare riguardo per i ruoli femminili nel Dialogo de’ giuochi di Girolamo Bargagli) si affianca in questa sede quella che ci hanno lasciato altre pratiche ludiche, a partire dalla danza (l’oggetto di quanto fonti quattrocentesche potevano chiamare “feste de donne”), e un po’ tutta la sfera della performance teatrale (con la sua caratteristica permeabilità con la vita ordinaria, “teatro del mondo”), che costituivano per la loro stessa natura un terreno privilegiato di affermazione, negoziazione – come pure, più o meno scopertamente, messa in discussione – dei ruoli sociali di genere.

Genere dei giochi e giochi di genere nella cultura ludica del Rinascimento europeo

Alessandro Arcangeli
2019-01-01

Abstract

La storiografia più recente ha cominciato a prestare attenzione specifica alla rilevanza della partecipazione femminile ai “giuochi di spirito” d’uso corrente nella cultura d’élite dell’Italia rinascimentale – particolarmente istituzionalizzata nel caso delle veglie senesi – così come alla significatività di questo spazio ludico, e delle relazioni interpersonali che vi si coltivavano, nel contribuire a restituire un’immagine più sfaccettata del ruolo del genere nelle dinamiche sociali del tempo. D’altra parte, la letteratura cinquecentesca che a questa dimensione dell’esperienza viene dedicata non rappresenta un esercizio di scrittura isolato e di nicchia, ma mostra strette connessioni con il discorso per eccellenza sui giochi di ruolo nella società di corte, quale è stabilito dalla pubblicistica sulla “maniera di vivere”. Alla considerazione di questa documentazione testuale (con particolare riguardo per i ruoli femminili nel Dialogo de’ giuochi di Girolamo Bargagli) si affianca in questa sede quella che ci hanno lasciato altre pratiche ludiche, a partire dalla danza (l’oggetto di quanto fonti quattrocentesche potevano chiamare “feste de donne”), e un po’ tutta la sfera della performance teatrale (con la sua caratteristica permeabilità con la vita ordinaria, “teatro del mondo”), che costituivano per la loro stessa natura un terreno privilegiato di affermazione, negoziazione – come pure, più o meno scopertamente, messa in discussione – dei ruoli sociali di genere.
2019
9788833132785
Storia di genere, giochi, veglie senesi, Rinascimento, Girolamo Bargagli
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/11562/1006120
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