Il saggio, inoltrandosi nel rapporto tra immagine e memoria, s’interroga sulla sostanza corporea degli schermi, o meglio, su come il nostro stesso corpo non sia a sua volta nient’altro che uno schermo, un tessuto su cui scorrono le immagini dei nostri sogni, donandoci il tempo per un’esperienza di piena virtualità. Il testo, tenendo conto del contributo del videoartista Bill Viola, si confronta in particolare con il pensiero di Gilles Deleuze e Jacques Lacan.
Tra schermi e sogni: quale virtualità?
Riccardo Panattoni
2018-01-01
Abstract
Il saggio, inoltrandosi nel rapporto tra immagine e memoria, s’interroga sulla sostanza corporea degli schermi, o meglio, su come il nostro stesso corpo non sia a sua volta nient’altro che uno schermo, un tessuto su cui scorrono le immagini dei nostri sogni, donandoci il tempo per un’esperienza di piena virtualità. Il testo, tenendo conto del contributo del videoartista Bill Viola, si confronta in particolare con il pensiero di Gilles Deleuze e Jacques Lacan.File in questo prodotto:
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