Il presente contributo non ha altro scopo se non quello di chiarire il signifi- cato originario del termine abitare, e in che modo la poesia – eminente tra le arti – possa prendersi carico di determinare il nesso essenziale tra abitare, avere ed essere. La costellazione semantica che tiene insieme il verbo latino habere, habitus e abitudine ricorre in un punto decisivo e poco analizzato di Essere e tempo. Di rado Heidegger ricorre a etimologie tratte dalla lingua latina, ma nelle righe dedicate all’analisi dell’In-der-Welt-sein, non solo vie- ne evocato il verbo habitare, ma anche, come imparentato essenzialmente a questo, il verbo colo, colere, da cui il termine cultura. Per le pratiche lingui- stiche contemporanee, al termine cultura è ascritto il compito di determinare ogni attività d’arte, ogni dimensione creativa e spirituale umana. Tuttavia, a un’analisi più attenta, ci si accorge che questo termine è ben più legato, nella sua origine etimologica, a un rapporto essenziale con l’abitare, con la terra, con la coltivazione. Il processo in base al quale l’esistenza umana tenta di appropriarsi a se stessa può essere determinato come un progressivo familia- rizzarsi, come un soggiornare fidato. È da questi nessi che Agamben, in testi recenti, sviluppa la suggestione heideggeriana, evocando il tema dell’uso e dell’oikeiosis come strumenti concettuali atti a ripensare il destino abitante dell’esistenza umana.

Abitare l'esistenza

Pier Alberto Porceddu Cilione
2017-01-01

Abstract

Il presente contributo non ha altro scopo se non quello di chiarire il signifi- cato originario del termine abitare, e in che modo la poesia – eminente tra le arti – possa prendersi carico di determinare il nesso essenziale tra abitare, avere ed essere. La costellazione semantica che tiene insieme il verbo latino habere, habitus e abitudine ricorre in un punto decisivo e poco analizzato di Essere e tempo. Di rado Heidegger ricorre a etimologie tratte dalla lingua latina, ma nelle righe dedicate all’analisi dell’In-der-Welt-sein, non solo vie- ne evocato il verbo habitare, ma anche, come imparentato essenzialmente a questo, il verbo colo, colere, da cui il termine cultura. Per le pratiche lingui- stiche contemporanee, al termine cultura è ascritto il compito di determinare ogni attività d’arte, ogni dimensione creativa e spirituale umana. Tuttavia, a un’analisi più attenta, ci si accorge che questo termine è ben più legato, nella sua origine etimologica, a un rapporto essenziale con l’abitare, con la terra, con la coltivazione. Il processo in base al quale l’esistenza umana tenta di appropriarsi a se stessa può essere determinato come un progressivo familia- rizzarsi, come un soggiornare fidato. È da questi nessi che Agamben, in testi recenti, sviluppa la suggestione heideggeriana, evocando il tema dell’uso e dell’oikeiosis come strumenti concettuali atti a ripensare il destino abitante dell’esistenza umana.
2017
Abitare, esistenza, Heidegger, Agamben
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