La vulnerabilità tecnologica della società moderna, connotata dall’inarrestabile evoluzione-rivoluzione informatica e telematica - non solo nei rapporti personali, ma anche in quelli economici, politici, sociali e di rilievo giuridico in genere - è in gran parte dovuta a fenomeni criminosi caratterizzati da nuove modalità di offesa, che sfruttano proprio le potenzialità offerte dalle Information and Communication Technologies. La minaccia del “cyber-terrorismo” e, in particolare, dell’uso di Internet e delle nuove tecnologie per propositi terroristici, è particolarmente allarmante, proprio per la dipendenza dell’attuale assetto sociale dalla informatizzazione e dalla rete globale. Il lavoro, traendo spunto anche dai più recenti e drammatici fatti di cronaca, tenta di verificare l’astratta applicabilità delle disposizioni incriminatrici vigenti nel nostro ordinamento al “cyber-terrorismo”. Questa articolata e complessa analisi porta a riflettere: in primo luogo, sui limiti del diritto penale e sulla modificabilità dell’ordinamento in “situazioni di crisi”, per trovare degli strumenti che permettano di superarle senza ricorrere a misure d’eccezione esterne al sistema, oppure a situazioni di completa anomia, con gravi ingerenze nei diritti fondamentali; in secondo luogo, sulla rilevanza di ulteriori interessi giuridici meritevoli di tutela che, in parte, costituiscono nuove manifestazioni dei diritti fondamentali.

Cyber-terrorismo e diritto penale in Italia

FLOR, Roberto
2017-01-01

Abstract

La vulnerabilità tecnologica della società moderna, connotata dall’inarrestabile evoluzione-rivoluzione informatica e telematica - non solo nei rapporti personali, ma anche in quelli economici, politici, sociali e di rilievo giuridico in genere - è in gran parte dovuta a fenomeni criminosi caratterizzati da nuove modalità di offesa, che sfruttano proprio le potenzialità offerte dalle Information and Communication Technologies. La minaccia del “cyber-terrorismo” e, in particolare, dell’uso di Internet e delle nuove tecnologie per propositi terroristici, è particolarmente allarmante, proprio per la dipendenza dell’attuale assetto sociale dalla informatizzazione e dalla rete globale. Il lavoro, traendo spunto anche dai più recenti e drammatici fatti di cronaca, tenta di verificare l’astratta applicabilità delle disposizioni incriminatrici vigenti nel nostro ordinamento al “cyber-terrorismo”. Questa articolata e complessa analisi porta a riflettere: in primo luogo, sui limiti del diritto penale e sulla modificabilità dell’ordinamento in “situazioni di crisi”, per trovare degli strumenti che permettano di superarle senza ricorrere a misure d’eccezione esterne al sistema, oppure a situazioni di completa anomia, con gravi ingerenze nei diritti fondamentali; in secondo luogo, sulla rilevanza di ulteriori interessi giuridici meritevoli di tutela che, in parte, costituiscono nuove manifestazioni dei diritti fondamentali.
2017
9788884437266
Cyberterrorismo
terrorismo e nuove tecnologie
Cybercrime
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