Nel presente lavoro si ricostruiscono i tratti essenziali delle modifiche apportate ai Regolamenti parlamentari nel XX secolo che hanno condotto alla formulazione attualmente vigente delle regole relative all’organizzazione e al funzionamento delle Assemblee legislative, provando ad individuare il filo rosso che ha legato i diversi sforzi riformatori nei differenti contesti storici e politici nei quali sono stati portati a compimento. Nell’effettuare questa operazione si cerca in particolare di mettere in luce come le spinte riformatrici manifestatesi sul piano della regolamentazione parlamentare abbiano interagito con il concreto atteggiarsi della forma di governo. Si procede poi alla descrizione del contenuto e della portata delle due globali proposte di riforma organica del Regolamento della Camera dei deputati presentate nell’ambito dei lavori portati avanti in seno alla Giunta per il Regolamento di Montecitorio nella prima fase della XVII Legislatura, le quali hanno seguito delle direttrici di modifica sensibilmente differenti fra loro, sulla base della diversa considerazione degli interventi da apportare sul piano della disciplina interna camerale ritenuti necessari al fine di rivitalizzare l’istituzione parlamentare. Nell’ultima parte dello scritto, alla luce dei principali dati sulla quantità e la qualità della legislazione e della prassi parlamentare, si prova ad evidenziare come le cattive performances fatte registrare dalle dinamiche sottese al concreto dipanarsi della forma di governo italiana non siano da imputarsi tanto a inadeguate regole giuridiche sul piano regolamentare – ma anche elettorale e Costituzionale – e più nello specifico alla farraginosità delle regole che disciplinano le procedure legislative, quanto piuttosto soprattutto a limiti del sistema politico. In conclusione si rimarca quindi la necessità di un cambio di prospettiva rispetto all’indirizzo predominante assunto ormai da diversi anni, non dimostrandosi necessario procedere ad una ulteriore accelerazione dell’iter legislativo né tantomeno ad un ulteriore rafforzamento delle prerogative governative in Parlamento in ossequio ad una male intesa aspirazione maggioritaria, pur senza negare l’opportunità di alcuni interventi riformatori che coinvolgano anche la disciplina interna delle Camere, dovendosi invece innanzitutto cercare di rilegittimare le procedure parlamentari dando effettività alla regole che le disciplinano.

Presupposti e prospettive delle linee di riforma dei Regolamenti parlamentari in relazione all'evoluzione della forma di governo

Podetta, Marco
2017-01-01

Abstract

Nel presente lavoro si ricostruiscono i tratti essenziali delle modifiche apportate ai Regolamenti parlamentari nel XX secolo che hanno condotto alla formulazione attualmente vigente delle regole relative all’organizzazione e al funzionamento delle Assemblee legislative, provando ad individuare il filo rosso che ha legato i diversi sforzi riformatori nei differenti contesti storici e politici nei quali sono stati portati a compimento. Nell’effettuare questa operazione si cerca in particolare di mettere in luce come le spinte riformatrici manifestatesi sul piano della regolamentazione parlamentare abbiano interagito con il concreto atteggiarsi della forma di governo. Si procede poi alla descrizione del contenuto e della portata delle due globali proposte di riforma organica del Regolamento della Camera dei deputati presentate nell’ambito dei lavori portati avanti in seno alla Giunta per il Regolamento di Montecitorio nella prima fase della XVII Legislatura, le quali hanno seguito delle direttrici di modifica sensibilmente differenti fra loro, sulla base della diversa considerazione degli interventi da apportare sul piano della disciplina interna camerale ritenuti necessari al fine di rivitalizzare l’istituzione parlamentare. Nell’ultima parte dello scritto, alla luce dei principali dati sulla quantità e la qualità della legislazione e della prassi parlamentare, si prova ad evidenziare come le cattive performances fatte registrare dalle dinamiche sottese al concreto dipanarsi della forma di governo italiana non siano da imputarsi tanto a inadeguate regole giuridiche sul piano regolamentare – ma anche elettorale e Costituzionale – e più nello specifico alla farraginosità delle regole che disciplinano le procedure legislative, quanto piuttosto soprattutto a limiti del sistema politico. In conclusione si rimarca quindi la necessità di un cambio di prospettiva rispetto all’indirizzo predominante assunto ormai da diversi anni, non dimostrandosi necessario procedere ad una ulteriore accelerazione dell’iter legislativo né tantomeno ad un ulteriore rafforzamento delle prerogative governative in Parlamento in ossequio ad una male intesa aspirazione maggioritaria, pur senza negare l’opportunità di alcuni interventi riformatori che coinvolgano anche la disciplina interna delle Camere, dovendosi invece innanzitutto cercare di rilegittimare le procedure parlamentari dando effettività alla regole che le disciplinano.
2017
Regolamenti parlamentari, procedimento legislativo, forma di governo, riforme istituzionali, procedure parlamentari, prassi, dati legislazione, autonomia parlamentare
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