In questo articolo si parla di quella che possiamo chiamare “l’entrata patetica degli zingari nelle narrative sull’emancipazione in Europa”. Si prendono in considerazione due autori: uno, Karl Marx, non ha bisogno di presentazione, l’altra, Dora d’Istria, coeva di Marx, una delle iniziatrici dei discorsi sull’emancipazione delle donne, oggi poco conosciuta, godeva in quei tempi di una fama mondiale. Considerate le loro idee e le rispettive reti di frequentazione, i due non si sono forse mai conosciuti, ma i loro orizzonti immaginativi si sovrapponevano parzialmente attraverso letture condivise e soprattutto attraverso censure condivise: pur conoscendola bene direttamente (Dora d’Istria) o indirettamente (Marx), nessuno dei due parlò mai nelle proprie pubblicazioni della schiavitù dei Rom in quelli che allora si chiamavano i Principati di Valacchia e di Moldavia. Nelle loro narrative in vista della rivoluzione degli sfruttati e dell’emancipazione femminile, i Rom schiavi, uomini e donne, entrano attraverso questo silenzio patetico. Lo studio cerca di mostrare come fu costruita tale censura.

Karl Marx, Dora d'Istria e gli zingari moldo-valacchi della prima metà dell'Ottocento

PIASERE, Leonardo
2016-01-01

Abstract

In questo articolo si parla di quella che possiamo chiamare “l’entrata patetica degli zingari nelle narrative sull’emancipazione in Europa”. Si prendono in considerazione due autori: uno, Karl Marx, non ha bisogno di presentazione, l’altra, Dora d’Istria, coeva di Marx, una delle iniziatrici dei discorsi sull’emancipazione delle donne, oggi poco conosciuta, godeva in quei tempi di una fama mondiale. Considerate le loro idee e le rispettive reti di frequentazione, i due non si sono forse mai conosciuti, ma i loro orizzonti immaginativi si sovrapponevano parzialmente attraverso letture condivise e soprattutto attraverso censure condivise: pur conoscendola bene direttamente (Dora d’Istria) o indirettamente (Marx), nessuno dei due parlò mai nelle proprie pubblicazioni della schiavitù dei Rom in quelli che allora si chiamavano i Principati di Valacchia e di Moldavia. Nelle loro narrative in vista della rivoluzione degli sfruttati e dell’emancipazione femminile, i Rom schiavi, uomini e donne, entrano attraverso questo silenzio patetico. Lo studio cerca di mostrare come fu costruita tale censura.
2016
9788879756297
Karl Marx, Dora d'Istria, schiavitù rom
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