La ricerca ha approfondito gli aspetti interculturali nella cooperazione internazionale e ha fornito indicazioni per la formazione dei giovani e degli operatori che vogliano operare in campo internazionale. La ricerca ha voluto indagare da una parte il processo di trasformazione negli operatori internazionali e dall’altra le competenze interculturali maturate dagli stessi nel corso della vita personale e professionale. Per fare questo sono stati coinvolti nella ricerca sedici cooperanti italiani che lavorano nei Paesi in Via di Sviluppo per conto delle Organizzazioni Non Governative (ONG), dieci operatori internazionali italiani che lavorano nelle Agenzie delle Nazioni Unite OMS e UNDP a Ginevra e venti Responsabili delle ONG Lombarde. In considerazione della parte empirica della ricerca e delle teorie di riferimento è stato delineato un modello dinamico delle competenze interculturali che contempla quattordici elementi ricorrenti. L’esperienza dei cooperanti mostra che i soggetti si “scompensano” a contatto con la diversità, mentre diventa necessario formare le persone a “vivere su di sé il mondo”, che significa vivere su di sé la diversità ed essere capace di farsi da “collante” tra più mondi e tra infinitamente grande e piccolo insieme.

The research has examined, in-depth, the intercultural aspects in international cooperation and has provided guidance for the training of young people and workers who want to work in the international dimension. The research wanted to analyze both the transformation process in international operators and other intercultural competences acquired by the people in the course of their personal and professional life. In this regard were involved in the research 16 operators that work for Non-Governamental Organizations (NGOs) in developing countries, 10 Italian international operators working in UN Agencies – WHO and UNDP in Geneva – and 20 Heads of NGOs Lombardy. In view of the empirical research and theoretical framework, a dynamic model of intercultural competence that covers fourteen recurring elements has been created. The experience of cooperating, shows that individuals will "decompensate" in contact with diversity, as it becomes necessary to train people to "live the world upon themselves”, meaning both to live diversity on oneself and be able to be "the glue” of various worlds and between infinitely big and small together.

INTERCULTURAL COMPETENCIES IN INTERNATIONAL COOPERATION The experience of the Italian operators abroad.

FRANZINI, Manila
2016-01-01

Abstract

The research has examined, in-depth, the intercultural aspects in international cooperation and has provided guidance for the training of young people and workers who want to work in the international dimension. The research wanted to analyze both the transformation process in international operators and other intercultural competences acquired by the people in the course of their personal and professional life. In this regard were involved in the research 16 operators that work for Non-Governamental Organizations (NGOs) in developing countries, 10 Italian international operators working in UN Agencies – WHO and UNDP in Geneva – and 20 Heads of NGOs Lombardy. In view of the empirical research and theoretical framework, a dynamic model of intercultural competence that covers fourteen recurring elements has been created. The experience of cooperating, shows that individuals will "decompensate" in contact with diversity, as it becomes necessary to train people to "live the world upon themselves”, meaning both to live diversity on oneself and be able to be "the glue” of various worlds and between infinitely big and small together.
2016
competenze interculturali, cooperazione internazionale
La ricerca ha approfondito gli aspetti interculturali nella cooperazione internazionale e ha fornito indicazioni per la formazione dei giovani e degli operatori che vogliano operare in campo internazionale. La ricerca ha voluto indagare da una parte il processo di trasformazione negli operatori internazionali e dall’altra le competenze interculturali maturate dagli stessi nel corso della vita personale e professionale. Per fare questo sono stati coinvolti nella ricerca sedici cooperanti italiani che lavorano nei Paesi in Via di Sviluppo per conto delle Organizzazioni Non Governative (ONG), dieci operatori internazionali italiani che lavorano nelle Agenzie delle Nazioni Unite OMS e UNDP a Ginevra e venti Responsabili delle ONG Lombarde. In considerazione della parte empirica della ricerca e delle teorie di riferimento è stato delineato un modello dinamico delle competenze interculturali che contempla quattordici elementi ricorrenti. L’esperienza dei cooperanti mostra che i soggetti si “scompensano” a contatto con la diversità, mentre diventa necessario formare le persone a “vivere su di sé il mondo”, che significa vivere su di sé la diversità ed essere capace di farsi da “collante” tra più mondi e tra infinitamente grande e piccolo insieme.
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