Il 25 giugno 2015 è entrato in vigore il d.lgs. 80/15 che modifica un numero considerevole di regole dedicate alla complessa relazione genitorialità e lavoro. Le modifiche più significative adottate in attuazione del cd. Jobs Act (l. 183/14), riguardano l’allungamento a 12 anni dell’età del figlio per l’utilizzo del congedo parentale (e i conseguenti adattamenti di sistema), ma soprattutto il trattamento complessivo dei padri lavoratori, sia autonomi che liberi professionisti che vedono parificato il trattamento a quello offerto dal legislatore al padre lavoratore subordinato, fatti salvi alcuni specifici adattamenti tecnici e la persistenza di alcune significative differenze non superate dal legislatore. Tra i tanti adattamenti compaiono anche alcune novità come l’introduzione di strumenti incentivanti il telelavoro e un congedo ad hoc per le donne vittime di violenza di genere. Il recente intervento attua la delega in parte (revisione regole congedi; supporto alla contrattazione collettiva di secondo livello con specifici sgravi contributivi se finalizzata alla conciliazione vita lavoro). Altre parti della delega risultano non attuate (e non più attuabili vista la scadenza del termine); ci si riferisce, in particolare alla disposizione che prevedeva misure di scambio di permessi tra lavoratori in caso di difficoltà ad adempiere compiti di cura dei figli.

I genitori-lavoratori nel Jobs Act: le modifiche del d.lgs. 80/2015

Calafà, Laura
2015-01-01

Abstract

Il 25 giugno 2015 è entrato in vigore il d.lgs. 80/15 che modifica un numero considerevole di regole dedicate alla complessa relazione genitorialità e lavoro. Le modifiche più significative adottate in attuazione del cd. Jobs Act (l. 183/14), riguardano l’allungamento a 12 anni dell’età del figlio per l’utilizzo del congedo parentale (e i conseguenti adattamenti di sistema), ma soprattutto il trattamento complessivo dei padri lavoratori, sia autonomi che liberi professionisti che vedono parificato il trattamento a quello offerto dal legislatore al padre lavoratore subordinato, fatti salvi alcuni specifici adattamenti tecnici e la persistenza di alcune significative differenze non superate dal legislatore. Tra i tanti adattamenti compaiono anche alcune novità come l’introduzione di strumenti incentivanti il telelavoro e un congedo ad hoc per le donne vittime di violenza di genere. Il recente intervento attua la delega in parte (revisione regole congedi; supporto alla contrattazione collettiva di secondo livello con specifici sgravi contributivi se finalizzata alla conciliazione vita lavoro). Altre parti della delega risultano non attuate (e non più attuabili vista la scadenza del termine); ci si riferisce, in particolare alla disposizione che prevedeva misure di scambio di permessi tra lavoratori in caso di difficoltà ad adempiere compiti di cura dei figli.
2015
Genitorialità Lavoro
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/11562/928749
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