La causa della follia di Don Quijote, è stata oggetto di innumerevoli studi, non solo da parte della critica letteraria, ma anche da parte di alcuni psichiatri che hanno tentato di analizzare il personaggio alla stregua di un ipotetico paziente. Il protagonista cervantino soffre di una locura de lectura; la biblioteca è il rifugio iniziale che provoca e, allo stesso tempo protegge, la pazzia dell’hidalgo, che considera la lettura l’unica fonte di verità. Tale convinzione lo induce a mettere in pratica ciò che ha letto nel mondo reale: Don Quijote si considera un cavaliere ardito e, vive e interpreta la realtà secondo il proprio intramundo, basato sui princìpi delle letture cavalleresche. La follia si manifesta nel momento in cui la mente dell’eroe non è più in grado di discernere la realtà dalla finzione, inoltre, il Quijote vive contemporaneamente in due tempi distinti ed è incapace di separare il presente, noioso e senza valori, da un passato remoto-cavalleresco, trasposto attraverso una rappresentazione idealizzata. Alla fine dell’opera, il recupero del senno, coincide con la perdita dell’interesse per la lettura. Lo scopo di questo studio è cercare di indagare la relazione tra locura e lectura che innesca il processo di rilettura del mondo nella mente di Don Quijote.
Lectura y locura : Don Quijote e la rilettura cortese del mondo
QUARTI, LARA
2014-01-01
Abstract
La causa della follia di Don Quijote, è stata oggetto di innumerevoli studi, non solo da parte della critica letteraria, ma anche da parte di alcuni psichiatri che hanno tentato di analizzare il personaggio alla stregua di un ipotetico paziente. Il protagonista cervantino soffre di una locura de lectura; la biblioteca è il rifugio iniziale che provoca e, allo stesso tempo protegge, la pazzia dell’hidalgo, che considera la lettura l’unica fonte di verità. Tale convinzione lo induce a mettere in pratica ciò che ha letto nel mondo reale: Don Quijote si considera un cavaliere ardito e, vive e interpreta la realtà secondo il proprio intramundo, basato sui princìpi delle letture cavalleresche. La follia si manifesta nel momento in cui la mente dell’eroe non è più in grado di discernere la realtà dalla finzione, inoltre, il Quijote vive contemporaneamente in due tempi distinti ed è incapace di separare il presente, noioso e senza valori, da un passato remoto-cavalleresco, trasposto attraverso una rappresentazione idealizzata. Alla fine dell’opera, il recupero del senno, coincide con la perdita dell’interesse per la lettura. Lo scopo di questo studio è cercare di indagare la relazione tra locura e lectura che innesca il processo di rilettura del mondo nella mente di Don Quijote.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.