Introduzione Per numerose attività sanitarie, tra le quali gli interventi di chirurgia oncologica, esistono prove documentate di associazione tra volume di attività ed esito delle cure. Al fine di dimensionare l'attività di chirurgia oncologica secondo il rapporto volume/esiti in linea a quanto proposto nella bozza di regolamento sugli standard dell'assistenza ospedaliera (ex L.135/2012), è stata condotta un'analisi sull'attività delle strutture operanti nel Veneto. Metodologia Come fonte dei dati ci si è avvalsi del PNE - 2011, analizzando i tassi grezzi relativi al trattamento chirurgico delle neoplasie del colon, polmonari e gastriche; in considerazione dei volumi delle singole strutture, sono state definite differenti soglie di attività per valutare il rapporto con gli esiti, rappresentati dalla mortalità a 30 giorni (colon, polmone: 100 interventi; stomaco: 50). Risultati Per la chirurgia del colon - n. 4.228; mediana: 63,5; range: 2-384 - il 56% dei casi è stato trattato presso strutture >100, che, a fronte di una mortalità del 3%, hanno evidenziato un rischio inferiore (OR: 0,57; IC95%: 0,40-0,83; p<0,05). Contenuta la mortalità a seguito di interventi per tumore polmonare (1,9%) - n. 757; mediana: 9; range: 1-271 - con un maggior rischio presso le strutture a basso volume (2,3 Vs. 1,3%; p>0,05), e il 49% dei casi trattato in strutture >100. Per la chirurgia gastrica - n. 1.012; mediana: 13,5; range: 1-140 - si è evidenziata una mortalità più elevata nelle strutture a volumi inferiori (3,4% Vs. 2,7%; p>0,05), eroganti il 70% dell'attività; paradossale e non significativa la mortalità dell'unica struttura >100 (3,4%). Conclusioni Confermata, seppur con dei limiti relativi alla significatività, l'associazione tra volume di attività ed esito delle cure, e nel contempo emerge una non trascurabile dispersione della chirurgia oncologica a favore di strutture con limitati volumi di attività, pur tenendo presente il fenomeno distorsivo legato a un riferimento a volumi di struttura e non di reparto o di singolo operatore.

VOLUMI ED ESITI: L'UTILIZZO DEL PNE PER LA DEFINIZIONE DELLE SOGLIE IN CHIRURGIA ONCOLOGICA

TARDIVO, Stefano;
2013-01-01

Abstract

Introduzione Per numerose attività sanitarie, tra le quali gli interventi di chirurgia oncologica, esistono prove documentate di associazione tra volume di attività ed esito delle cure. Al fine di dimensionare l'attività di chirurgia oncologica secondo il rapporto volume/esiti in linea a quanto proposto nella bozza di regolamento sugli standard dell'assistenza ospedaliera (ex L.135/2012), è stata condotta un'analisi sull'attività delle strutture operanti nel Veneto. Metodologia Come fonte dei dati ci si è avvalsi del PNE - 2011, analizzando i tassi grezzi relativi al trattamento chirurgico delle neoplasie del colon, polmonari e gastriche; in considerazione dei volumi delle singole strutture, sono state definite differenti soglie di attività per valutare il rapporto con gli esiti, rappresentati dalla mortalità a 30 giorni (colon, polmone: 100 interventi; stomaco: 50). Risultati Per la chirurgia del colon - n. 4.228; mediana: 63,5; range: 2-384 - il 56% dei casi è stato trattato presso strutture >100, che, a fronte di una mortalità del 3%, hanno evidenziato un rischio inferiore (OR: 0,57; IC95%: 0,40-0,83; p<0,05). Contenuta la mortalità a seguito di interventi per tumore polmonare (1,9%) - n. 757; mediana: 9; range: 1-271 - con un maggior rischio presso le strutture a basso volume (2,3 Vs. 1,3%; p>0,05), e il 49% dei casi trattato in strutture >100. Per la chirurgia gastrica - n. 1.012; mediana: 13,5; range: 1-140 - si è evidenziata una mortalità più elevata nelle strutture a volumi inferiori (3,4% Vs. 2,7%; p>0,05), eroganti il 70% dell'attività; paradossale e non significativa la mortalità dell'unica struttura >100 (3,4%). Conclusioni Confermata, seppur con dei limiti relativi alla significatività, l'associazione tra volume di attività ed esito delle cure, e nel contempo emerge una non trascurabile dispersione della chirurgia oncologica a favore di strutture con limitati volumi di attività, pur tenendo presente il fenomeno distorsivo legato a un riferimento a volumi di struttura e non di reparto o di singolo operatore.
2013
definizione; soglie; chirurgia oncologica
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/11562/744967
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