Discussione critica della nuova edizione digitale delle opere dello scrittore austriaco Robert Musil.Questa miscellanea contiene gli atti del convegno del convegno Robert Musil in der Klagenfurter Ausgabe. Bedingungen und Möglichkeiten einer digitalen Edition svoltosi il 1-2 dicembre 2011 presso l’Università di Verona. In quell’occasione si è evidenziata l’urgenza di non considerare la Klagenfurter Ausgabe come una “semplice” edizione digitale delle opere di Robert Musil, ma di analizzarla come strumento di lavoro per la critica musiliana, di metterne in luce pregi e difetti e di considerarne l’impatto sulla ricezione attuale delle opere di Musil. Nell’introduzione si sottolinea come alcuni autori (Fanta, Schaunig, Bonacchi, Strutz) si siano occupati delle scoperte che lo scavo filologico tramite la Klagenfurter Ausgabe permette di fare. Per esempio, Regina Schaunig mette in luce l’apporto fondamentale della moglie di Musil, Marta Musil, all’opera di Musil. Finora si era considerato soprattutto il contributo di Marta nella gestione del lascito letterario di Musil, Schaunig mette in luce che il più della metà dell’epistolario presente nella KA (=Klagenfurter Ausgabe) è redatto da Marta. Marta è stata musa ispiratrice, lettrice (anche nel senso di Lektor) e modello per molte figure di Robert Musil. Silvia Bonacchi, che come Regina Schaunig, ha lavorato all’edizione della KA mostra nel suo contributo il lavoro di scavo che sta dietro una simile edizione, mettendo in luce i corsi frequentati da RM durante il suo soggiorno berlinese. Un punto di forza di questo volume è sicuramente che ben tre collaboratori della KA vi hanno partecipato. Nell’introduzione si dimostra che la KA non permette una ricezione del testo letterario come era stata auspicata da RM. A causa della difficoltà implicita nella lettura sullo schermo il testo digitale della KA è infatti tendenzialmente più studiato che letto. Musil auspicava invece una “immersione totale” nella lettura che la KA, in questa versione, non permette. La KA non deve essere considerato un monolite ma un work in progress che nel 2015 sarà attualizzata. Alcuni contributi mirano proprio a vagliare in che direzione potrebbero andare queste migliorie. Gesine Bey e Giovanni Remonato ritengono il mezzo digitale sia atto a fornire una nuova prospettiva sul rapporto fra RM e le arti figurative. Il mezzo digitale permette, a differenza del cartaceo, la presenza meno onerosa e più immediata di materiale visivo. Gesine Bey analizza la ricezione di Robert Musil dell’opera di El Lissitzky e Bosch che ha avuto una ricaduta sull’Uomo senza qualità. Giovanni Remonato prende in esame il fumetto di Magdalena Steiner ispirato all’Uomo senza qualità. Nel contributo di Massimo Salgaro dal titolo Musils Rezeptionsästhetik im Spiegel der Klagenfurter Ausgabe si mostro come la KA, attraverso la ricerca rapida su migliaia di documenti musiliani, permetta di smentire delle posizioni consolidate della critica musiliana. Nel caso specifico si prende in esame l’analisi fatta da Jürgen Thoming secondo il quale Musil sarebbe stato interessato allo studio empirico della (ricezione della) letteratura. Nel 1974 Thoming non aveva a disposizione tutti i materiali e gli strumenti che la KA mette a disposizione. La pars costruens dell’intervento riguarda invece l’idea di lettore di Robert Musil, che secondo l’autore doveva essere mobilitato nella sua parte razionale (il lavoro sui concetti) e nella sua parte emotiva per permettergli di aprirsi a nuove esperienze e specificamente quelle dell’altro stato.

Robert Musil in der Klagenfurter Ausgabe. Bedingungen und Möglichkeiten einer digitalen Edition

SALGARO, Massimo
2014-01-01

Abstract

Discussione critica della nuova edizione digitale delle opere dello scrittore austriaco Robert Musil.Questa miscellanea contiene gli atti del convegno del convegno Robert Musil in der Klagenfurter Ausgabe. Bedingungen und Möglichkeiten einer digitalen Edition svoltosi il 1-2 dicembre 2011 presso l’Università di Verona. In quell’occasione si è evidenziata l’urgenza di non considerare la Klagenfurter Ausgabe come una “semplice” edizione digitale delle opere di Robert Musil, ma di analizzarla come strumento di lavoro per la critica musiliana, di metterne in luce pregi e difetti e di considerarne l’impatto sulla ricezione attuale delle opere di Musil. Nell’introduzione si sottolinea come alcuni autori (Fanta, Schaunig, Bonacchi, Strutz) si siano occupati delle scoperte che lo scavo filologico tramite la Klagenfurter Ausgabe permette di fare. Per esempio, Regina Schaunig mette in luce l’apporto fondamentale della moglie di Musil, Marta Musil, all’opera di Musil. Finora si era considerato soprattutto il contributo di Marta nella gestione del lascito letterario di Musil, Schaunig mette in luce che il più della metà dell’epistolario presente nella KA (=Klagenfurter Ausgabe) è redatto da Marta. Marta è stata musa ispiratrice, lettrice (anche nel senso di Lektor) e modello per molte figure di Robert Musil. Silvia Bonacchi, che come Regina Schaunig, ha lavorato all’edizione della KA mostra nel suo contributo il lavoro di scavo che sta dietro una simile edizione, mettendo in luce i corsi frequentati da RM durante il suo soggiorno berlinese. Un punto di forza di questo volume è sicuramente che ben tre collaboratori della KA vi hanno partecipato. Nell’introduzione si dimostra che la KA non permette una ricezione del testo letterario come era stata auspicata da RM. A causa della difficoltà implicita nella lettura sullo schermo il testo digitale della KA è infatti tendenzialmente più studiato che letto. Musil auspicava invece una “immersione totale” nella lettura che la KA, in questa versione, non permette. La KA non deve essere considerato un monolite ma un work in progress che nel 2015 sarà attualizzata. Alcuni contributi mirano proprio a vagliare in che direzione potrebbero andare queste migliorie. Gesine Bey e Giovanni Remonato ritengono il mezzo digitale sia atto a fornire una nuova prospettiva sul rapporto fra RM e le arti figurative. Il mezzo digitale permette, a differenza del cartaceo, la presenza meno onerosa e più immediata di materiale visivo. Gesine Bey analizza la ricezione di Robert Musil dell’opera di El Lissitzky e Bosch che ha avuto una ricaduta sull’Uomo senza qualità. Giovanni Remonato prende in esame il fumetto di Magdalena Steiner ispirato all’Uomo senza qualità. Nel contributo di Massimo Salgaro dal titolo Musils Rezeptionsästhetik im Spiegel der Klagenfurter Ausgabe si mostro come la KA, attraverso la ricerca rapida su migliaia di documenti musiliani, permetta di smentire delle posizioni consolidate della critica musiliana. Nel caso specifico si prende in esame l’analisi fatta da Jürgen Thoming secondo il quale Musil sarebbe stato interessato allo studio empirico della (ricezione della) letteratura. Nel 1974 Thoming non aveva a disposizione tutti i materiali e gli strumenti che la KA mette a disposizione. La pars costruens dell’intervento riguarda invece l’idea di lettore di Robert Musil, che secondo l’autore doveva essere mobilitato nella sua parte razionale (il lavoro sui concetti) e nella sua parte emotiva per permettergli di aprirsi a nuove esperienze e specificamente quelle dell’altro stato.
2014
9783770556502
Robert Musil
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