La tutela penale della proprietà intellettuale ed il contrasto alla commercializzazione ed alla circolazione in Internet di opere o prodotti con segni falsi o alterati

L’ordinamento italiano dispone oggi, almeno “sulla carta”, di un forte apparato sanzionatorio a protezione sia della proprietà industriale che dei diritti d’autore. Ma i frammentari interventi legislativi che si sono susseguiti in questi anni hanno dato origine ad apparati normativi caratterizzati da una forte espansione del diritto penale, contraddistinto dalle sue disfunzioni applicative connesse alle violazioni commesse in Internet o tramite Internet. La questione posta nel presente lavoro è non solo se lo strumento penalistico sia il più adatto nel contrastare tali fenomeni, ma anche se il ricorso al diritto penale sia giustificato da esigenze preventive e limitato alla stretta necessità e possa estendersi, in particolare, a pregnanti forme di anticipazione della tutela, in rapporto al grado di meritevolezza dell’interesse da proteggere ed alle peculiarità dello “strumento” Internet, nonchè alla natura congenitamente transnazionale dei fenomeni criminali di violazione della proprietà intellettuale, che trovano nel cyberspace un ambiente ideale di manifestazione.