Introduzione Ad oggi, tutte le procedure di analisi impiegate nella stima della distanza di sparo prevedono la valutazione della distribuzione, sulla superficie bersaglio, del gunshot residue (GSR). Presentiamo un approccio alla determinazione del firing range basato sull’applicazione della TC spirale multi-slice su ferite d’arma da fuoco prodotte sperimentalmente su cute umana. Materiali e metodi Campione casistico: 6 gambe umane di soggetti sottoposti in vita ad amputazione chirurgica, sezionate in segmenti di circa 6 cm di lunghezza. Prove di sparo: sono state eseguite utilizzando una pistola semiautomatica Beretta Mod.81 calibro 7.65mm; mediante supporti rigidi dell’altezza di 5 cm, 15 cm e 30 cm, sono state effettuate 6 prove di sparo per distanza, per un totale di 18 prove. Ogni prova è stata eseguita su di un differente segmento di arto. Analisi radiologica: ogni segmento è stato scansionato con TC spirale multi-slice a 64 strati; le acquisizioni TC sono state ricostruite in 3D secondo diverse tecniche. Risultati: Nei colpi sparati a 5 cm di distanza è stato rilevato materiale radio-opaco localizzato concentricamente rispetto al foro d’entrata; nei colpi sparati a 15 cm di distanza sono state rilevate aree radio-opache di aspetto puntiforme nell’area circostante il foro d’ingresso. Nei colpi sparati da 30 cm e in tutti i fori d’uscita non sono stati rilevati residui radio-opachi. Le immagini 3D hanno permesso la ricostruzione dei tramiti prodotti dai proiettili. Conclusioni: L’analisi con TC multi-slice consente di discriminare i colpi sparati a 5 cm da quelli sparati a 15 cm in base all’entità e alla morfologia dei depositi radio-opachi di GSR; costituisce, inoltre, un valido ausilio nell’identificazione del foro d’entrata. Tuttavia, già a 30 cm non è in grado di rilevare residui di sparo. Trattasi, pertanto, di una tecnica rapida e di facile esecuzione, spendibile nella determinazione della distanza di sparo per colpi d’arma da fuoco esplosi da distanze ravvicinate, nonchè nella diagnosi differenziale tra foro d’entrata e di uscita, sebbene presenti sensibilità e specificità inferiori rispetto ad analisi istochimiche, di microscopia elettronica e radiologiche.

La TC multi-slice nella determinazione della distanza di sparo

Fais, Paolo;
2010-01-01

Abstract

Introduzione Ad oggi, tutte le procedure di analisi impiegate nella stima della distanza di sparo prevedono la valutazione della distribuzione, sulla superficie bersaglio, del gunshot residue (GSR). Presentiamo un approccio alla determinazione del firing range basato sull’applicazione della TC spirale multi-slice su ferite d’arma da fuoco prodotte sperimentalmente su cute umana. Materiali e metodi Campione casistico: 6 gambe umane di soggetti sottoposti in vita ad amputazione chirurgica, sezionate in segmenti di circa 6 cm di lunghezza. Prove di sparo: sono state eseguite utilizzando una pistola semiautomatica Beretta Mod.81 calibro 7.65mm; mediante supporti rigidi dell’altezza di 5 cm, 15 cm e 30 cm, sono state effettuate 6 prove di sparo per distanza, per un totale di 18 prove. Ogni prova è stata eseguita su di un differente segmento di arto. Analisi radiologica: ogni segmento è stato scansionato con TC spirale multi-slice a 64 strati; le acquisizioni TC sono state ricostruite in 3D secondo diverse tecniche. Risultati: Nei colpi sparati a 5 cm di distanza è stato rilevato materiale radio-opaco localizzato concentricamente rispetto al foro d’entrata; nei colpi sparati a 15 cm di distanza sono state rilevate aree radio-opache di aspetto puntiforme nell’area circostante il foro d’ingresso. Nei colpi sparati da 30 cm e in tutti i fori d’uscita non sono stati rilevati residui radio-opachi. Le immagini 3D hanno permesso la ricostruzione dei tramiti prodotti dai proiettili. Conclusioni: L’analisi con TC multi-slice consente di discriminare i colpi sparati a 5 cm da quelli sparati a 15 cm in base all’entità e alla morfologia dei depositi radio-opachi di GSR; costituisce, inoltre, un valido ausilio nell’identificazione del foro d’entrata. Tuttavia, già a 30 cm non è in grado di rilevare residui di sparo. Trattasi, pertanto, di una tecnica rapida e di facile esecuzione, spendibile nella determinazione della distanza di sparo per colpi d’arma da fuoco esplosi da distanze ravvicinate, nonchè nella diagnosi differenziale tra foro d’entrata e di uscita, sebbene presenti sensibilità e specificità inferiori rispetto ad analisi istochimiche, di microscopia elettronica e radiologiche.
2010
TC multi-slice; distanza di sparo; ferite arma da fuoco
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