Il saggio propone una lettura originale dello sviluppo di un’area del Trentino, che ha trovato nel turismo la sua principale attività economica: la Val di Fassa. La letteratura ha evidenziato come la nascita delle località montane europee fu il risultato di un lungo processo plasmato su modelli di sport d’élite, che si diffusero a livello internazionale dagli ultimi decenni dell’Ottocento. La Val di Fassa, frequentata da nobili inglesi, tedeschi e austriaci, ha un avvio precoce, ma la scarsità delle risorse ne rallenta l’affermazione. La diffusione degli impianti di risalita dopo la prima guerra mondiale pone la sfida. Ad avviare le iniziative è la Società d’incremento turistico di Canazei (SITC), che nasce per una modesta iniziativa locale con qualche intervento esterno e il supporto delle comunità locali (secondo modelli diffusi in altre aree montane). Avviata in una condizione di ritardo e di svantaggio competitivo, dopo aver attraversato congiunture alterne, la SITC riesce a sfruttare le caratteristiche tipiche dello sci alpinistico e a coniugarlo con le nuove tendenze alla mobilità: viene creata la più vasta area d’impianti collegati organicamente da infrastrutture e dotati di innevamento artificiale. Investimenti rilevanti in un contesto di grande suggestione paesaggistica, si coniugano ad un’efficiente organizzazione logistica.

Gli impianti di risalita in Val di Fassa e la Società incremento turistico Canazei nel XX secolo

FERRARI, Maria Luisa
2011-01-01

Abstract

Il saggio propone una lettura originale dello sviluppo di un’area del Trentino, che ha trovato nel turismo la sua principale attività economica: la Val di Fassa. La letteratura ha evidenziato come la nascita delle località montane europee fu il risultato di un lungo processo plasmato su modelli di sport d’élite, che si diffusero a livello internazionale dagli ultimi decenni dell’Ottocento. La Val di Fassa, frequentata da nobili inglesi, tedeschi e austriaci, ha un avvio precoce, ma la scarsità delle risorse ne rallenta l’affermazione. La diffusione degli impianti di risalita dopo la prima guerra mondiale pone la sfida. Ad avviare le iniziative è la Società d’incremento turistico di Canazei (SITC), che nasce per una modesta iniziativa locale con qualche intervento esterno e il supporto delle comunità locali (secondo modelli diffusi in altre aree montane). Avviata in una condizione di ritardo e di svantaggio competitivo, dopo aver attraversato congiunture alterne, la SITC riesce a sfruttare le caratteristiche tipiche dello sci alpinistico e a coniugarlo con le nuove tendenze alla mobilità: viene creata la più vasta area d’impianti collegati organicamente da infrastrutture e dotati di innevamento artificiale. Investimenti rilevanti in un contesto di grande suggestione paesaggistica, si coniugano ad un’efficiente organizzazione logistica.
2011
9788856825800
Sci; turismo invernale; Alpi
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