Misconosciuto eppure rappresentativo di vari aspetti della cosiddetta 'littérature du sida' "Un mal imaginaire", pubblicato nel 1994 (Maxime Montel è uno pseudonimo), viene analizzato in quanto pamphlet lirico dove, intorno a qualche ritratto di malato ormai scomparso, al discorso autobiografico o autofinzionale si sostituisce la denuncia e il lamento alla prima persona plurale, coinvolgendo il lettore in una universale e toccante lezione di precarietà.
Immaginario e inimmaginabile in "Un mal imaginaire" (Maxime Montel, 1994)
GENETTI, Stefano
2012-01-01
Abstract
Misconosciuto eppure rappresentativo di vari aspetti della cosiddetta 'littérature du sida' "Un mal imaginaire", pubblicato nel 1994 (Maxime Montel è uno pseudonimo), viene analizzato in quanto pamphlet lirico dove, intorno a qualche ritratto di malato ormai scomparso, al discorso autobiografico o autofinzionale si sostituisce la denuncia e il lamento alla prima persona plurale, coinvolgendo il lettore in una universale e toccante lezione di precarietà.File in questo prodotto:
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