Lo scritto muove dalla sentenza della Corte di Strasburgo Koch c. Germania in materia di diritto all’assistenza al suicidio che ha stabilito che il rifiuto dei giudici tedeschi di esaminare nel merito la domanda del ricorrente di ottenere l’autorizzazione all’acquisto di un farmaco letale per consentire alla moglie gravemente malata una morte dignitosa, costituisce una violazione del suo diritto alla tutela della vita privata di cui all’art. 8 Cedu. La pronuncia è interessante perché utilizza argomenti di natura processuale per ampliare la tutela assicurata dall’art. 8 Cedu e per precisare il ruolo rispettivamente degli Stati membri della Convenzione e della Corte Edu in materie nelle quali gli ordinamenti nazionali non hanno raggiunto una posizione condivisa. L’insegnamento della Corte è che se la Convenzione è un meccanismo di tutela dei diritti umani che deve essere interpretata ed applicata in modo da rendere le garanzie apprestate concrete ed effettive, allora un individuo ha diritto ad ottenere una risposta piena, nel merito, da parte dei giudici.

Koch c. Germania: la Corte di Strasburgo afferma il diritto a vedere esaminato nel merito la richiesta di suicidio assistito del proprio coniuge

CRIVELLI, Elisabetta
2012-01-01

Abstract

Lo scritto muove dalla sentenza della Corte di Strasburgo Koch c. Germania in materia di diritto all’assistenza al suicidio che ha stabilito che il rifiuto dei giudici tedeschi di esaminare nel merito la domanda del ricorrente di ottenere l’autorizzazione all’acquisto di un farmaco letale per consentire alla moglie gravemente malata una morte dignitosa, costituisce una violazione del suo diritto alla tutela della vita privata di cui all’art. 8 Cedu. La pronuncia è interessante perché utilizza argomenti di natura processuale per ampliare la tutela assicurata dall’art. 8 Cedu e per precisare il ruolo rispettivamente degli Stati membri della Convenzione e della Corte Edu in materie nelle quali gli ordinamenti nazionali non hanno raggiunto una posizione condivisa. L’insegnamento della Corte è che se la Convenzione è un meccanismo di tutela dei diritti umani che deve essere interpretata ed applicata in modo da rendere le garanzie apprestate concrete ed effettive, allora un individuo ha diritto ad ottenere una risposta piena, nel merito, da parte dei giudici.
2012
Corte di Strasburgo; suicidio assistito
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/11562/474756
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