Svanito il "sogno" del nucleare, per coniugare competitività economica e sostenibilità ambientale è necessario interrogarsi seriamente sulle alternative a disposizione e sfruttarle in modo efficace e coerente. Dunque, grande spinta verso l'efficienza energetica, per la quale esiste una filiera industriale italiana di assoluta eccellenza, unita alla prosecuzione dell'impegno nelle rinnovabili (energetiche e soprattutto termiche), individuando il corretto trade-off tra livello di incentivi e ripercussioni sulla bolletta, e avendo anche in mente l'obiettivo di creare condizioni per lo sviluppo di una filiera industriale. Per quanto condivise, purtroppo, queste due direttrici non bastano. Perché il baricentro della produzione elettrica - sgombrato il campo dal nucleare - sarà comunque occupato ancora per molto dalle fonti convenzionali: cioè carbone e gas. Da qui passa l'esigenza di realizzare quelle infrastrutture - rigassificatori e stoccaggi - che possono rendere più flessibile un mercato ancora troppo rigido. Liberalizzazioni e privatizzazioni non possono continuare a essere i convitati di pietra della politica italiana: oggi più che mai rappresentano la soluzione pragmatica ai problemi del paese.

Per l’Italia oggi il gas è una scelta obbligata. Occorre liberalizzare subito

TESTA, Federico;
2011-01-01

Abstract

Svanito il "sogno" del nucleare, per coniugare competitività economica e sostenibilità ambientale è necessario interrogarsi seriamente sulle alternative a disposizione e sfruttarle in modo efficace e coerente. Dunque, grande spinta verso l'efficienza energetica, per la quale esiste una filiera industriale italiana di assoluta eccellenza, unita alla prosecuzione dell'impegno nelle rinnovabili (energetiche e soprattutto termiche), individuando il corretto trade-off tra livello di incentivi e ripercussioni sulla bolletta, e avendo anche in mente l'obiettivo di creare condizioni per lo sviluppo di una filiera industriale. Per quanto condivise, purtroppo, queste due direttrici non bastano. Perché il baricentro della produzione elettrica - sgombrato il campo dal nucleare - sarà comunque occupato ancora per molto dalle fonti convenzionali: cioè carbone e gas. Da qui passa l'esigenza di realizzare quelle infrastrutture - rigassificatori e stoccaggi - che possono rendere più flessibile un mercato ancora troppo rigido. Liberalizzazioni e privatizzazioni non possono continuare a essere i convitati di pietra della politica italiana: oggi più che mai rappresentano la soluzione pragmatica ai problemi del paese.
2011
competitività e sostenibilità ambientale; produzione elettrica; fonti rinnovabili; gas
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